sabato 15 dicembre 2012

Ehi tu

Ehi tu, cosetto

oggi compi due anni. Due come gli occhi, le manien, le braccia, le gambe, i piedini, le orecchie e le narici.
Due che è un numero rotondo e confortevole, mica spigoloso come quell'uno dell'anno scorso, che sembra lontano come il sole e vicino come ieri.

Due, come mamma e papà. Che però due non sono, perchè quest'anno il nostro regalo (si vabbè, oltre alla rivista della pecora Shaun e alla macchina con le ruote giganti) è che siamo in tre. Perchè dentro la mamma sta crescendo una creatura che sarà tuo fratello/sorella per sempre.
(E speriamo sia una sorella, che la mamma è al secondo compleanno tra trattori, macchine e attrezzi da bricolage e già sbava su set di pentolini e Barbie Christmas Special Edition).

Ma oggi parliamo di te: di te che parli due lingue e a volte non ti capiamo nè nell'una, nè nell'altra finchè non realizziamo che stai cantando un mix sorprendentemente orecchiabile tra "My Teddy Bear" e "La battaglia di Magenta"; tu che sei alto come i tuoi genitori e in carne come tuo padre, ma goloso come tua madre. Tu che in montagna spazzolavi il piatto, e ti abbiamo fatto anche assaggiare le patatine fritte col ketckup perchè siamo due criminali - o forse non sappiamo resisterti quando fai gli occhioni da gatto con gli stivali; tu che alal domenica sera ormai abbiamo la tradizione di mangiare sul divano davanti alla tv guardando i cartoni di Walt Disney, ma finiamo irrimediabilmente a vedere "Cars" perchè dopo la prima mezz'ora di qualunque altro film ci guardi perplesso e chiedi "quando liba Cass?" (quando arriva Cars?). Tu che sei un rompiscatole capriccioso, testardo e irriverente e non passa giorno per cui non ci faccia penare per qualcosa tipo il cambio del pannolino o metter ela cintura in macchina, e che poi fai il contrito oppure cerchi di intavolare una conversazione nell'atmosfera gelida post-capriccio. E se così simpatico che - quando non ci guardi - ti ridiamo dietro perchè ci fai pure un po' tenerezza. Tu che sai usare l'ipad meglio di tuo zio e ora prendi a ditate qualunque schermo ti si pari davanti, incluse la tv e il cordless dell'anteguerra. Tu che ti rifiuti di parlare al telefono con chiunque, e appena mettiamo giù dici "Era papà. Ciaò papà!" dopo che abbiamo cercado inutilmente di convincerti a salutarlo per due ore.
Tu che ancora due notti intere di fila col cavolo che ce le fai dormire, e anche nel lettone riesci sempre a metterti per traverso mentre blateri nel sonno di camion, pecora shaun, cars e un cagnolino piccolo che non abbiamo ancora capito da dove salti fuori. Tu che all'asilo sembri l'altra faccia di te stesso: dormi, metti in ordine, tieni gli altri bimbi in fila, distribuisisci equamente i biscotti e il succo e fa innamorare le insegnanti; mentre a casa ci fai fessi in continuazione che per sopravvivere abbiamo ceduto alle bustarelle sotto forma di caramelle e the freddo.
Tu, che come prendi in mano una palla qualsiasi dici "pallavolo!" e anche se te l'abbiamo un po' tanto inflitta sembri entusiasta e noi siamo tanto fieri.

Tu, che ci hai stancato oltre ogni umana sopportazione, ci hai alieanti dal mondo che conoscevamo, ci hai afferrato l'anima e ce l'hai ridipinta di tutti i tuoi colori...

... tanti auguri, cosetto.

Mamma, Papà e Rendering