venerdì 31 dicembre 2010

Due etti

Il cosetto dovrebbe crescere di due etti alla settimana!!!

Alla dimissione venerdi scorso era kg 1902

Oggi kg 2095

YEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!

Il mio ciccione preferito!!!

giovedì 30 dicembre 2010

Come volevasi dimostrare

Oggi saltiamo una poppata.

Stanotte c'è stata la solita scenetta come da post precedente, solo che il cosetto ha mangiato metà di quello che doveva. Stremati l'abbiamo messo a letto. Dopo mezz'ora aveva fame, e ha mangiato il resto del biberon in 5 minuti netti, salvo poi rigurgitarlo in 5 microsecondi tipo esorcista.

E dopo cotanto divertimento chi ha più voglia di dormire? Mamma e papà di sicuro, il cosetto mica tanto. Forse li era meglio ridargli da mamngiare, ma tant'è con un po' di ciuccio e tanta pazienza si è riaddormentato.

Per svegliarsi, a fatica, alle 10:30!!! Mentre la mamma dormiva svenuta e papà faceva colazione. Poppata delle 9 saltata a piè pari, poppata delle 12 anticipata di un'ora.

Obbelin... lo starò facendo diventare anoressico?!?!?!?!

mercoledì 29 dicembre 2010

L'intrinseca poesia dell'essere mamma

Notte. Buio. Silenzio.

Una gnoccolona (sarcastico) in pigiama-tutona emerge dalle profondità del piumone coniugale per scaldare il biberon. Azzeccare la giusta quantità guardando i numerini sul bottiglino alle 4 del mattino è un'impresa titanica.

Intanto si ode un cigolio/pigolio/tossettina e l'omone di casa si china sull'omino per iniziare a convincerlo (e convincersi) che è l'ora de cambio del pannolino. La gnoccolona rientra, il pannolino viene cambiato con l'omino che si infila mezzo metro di braccino magro in bocca dalla fame.

Mezzo minuto dopo è incartato come un cioccolatino nella sua copertina, e il biberon viene trionfalmente portato a letto per la pappa. Se l'omone il giorno dopo lavora, la gnoccolona si accinge a passare tre quarti d'ora a guardare ovunque, tranne che dentro al biberon dove il latte, dopo un primo momento di entusiasmo, scende lentissimo perchè l'omino si stanca dopo un secondo e si addormenta mentre mangia.

Terminato il lento ed estenuante processo, l'omino e l'omone dormono il sonno dei giusti. La gnoccolona prende la strada del tinello, trascinandosi dietro la stufetta elettrica, con in mano un sacchettino di plastica e l'occhio pesto.

Si attacca al tiralatte, sperando nel sonno di centrare la coppetta e il sacchetto, e si sforza di restare sveglia. All'uopo ha registrato le puntate di Ugly Betty e, da qualche giorno, ha scoperto che alle 4 e mezza del mattino ogni tanto (a caso) canale 5 trasmette "Nati Ieri", che ormai dopo aver passato 4 mesi in reparto di Ostetricia e Ginecologia a vedere certe cose si sente un po' a casa. Purtroppo, quando non mettono quello, danno le repliche di "Uomini e Donne" e li si rischia di inacidire il latte.

DIcono che ci si fa l'abitudine. Onestamente non sono mai nemmeno riuscita ad abiutarmi alla sveglia alle 7 del mattino per andare a scuola, forse non sono adatta al primo mattino...

P.S. L'urinocoltura di controllo della gnoccolona è positiva per escherichia coli!!! MA NON FINIRA' MAI???!? A breve ci sarà la telefonata al Doc (santo subito) che probabilmente si suiciderà dallo sconforto! (speriamo che prima mi dia una terapia adeguata!!!)

domenica 26 dicembre 2010

Per Lorenzo

Un pensiero grosso oggi va alla mamma e il papà di Lorenzo, che è nato due giorni dopo Alessandro ed è stato suo compagno in terapia intensiva al CNR.

Ieri sera è volato con gli angeli. Non aveva fatto nulla di male, solo affacciarsi al mondo troppo presto e con troppi problemi e lottare per vivere.

Guardo mio figlio e continuo a ripetermi "che culo che abbiamo avuto".

Non ci sono parole.

sabato 25 dicembre 2010

A casa - Natale

Scriverei, ma siamo esausti entrambi. E il cosetto mangia e dorme e basta!

Oddio, mangia... fa una fatica a ciucciare dal biberon poverino... comunque, dove vanno a finire le ore?

In ogni caso, è talmente meraviglioso che quando lo guardi ti dimentichi anche come ti chiami.

Andiamo a fare il primo e unico pasto della giornata, all'alba delle 10 di sera... sopravviveremo...

venerdì 24 dicembre 2010

URCA!!!! - giorno 10!

Dialogo davanti alla culletta di Ale con il suo pediatra:

IO: Ehi doc, domani sera sei di turno per la vigilia? Ti vesti da Babbo Natale e ci porti il biberon a tutti? Noi veniamo alle 10 e facciamo mezzanotte con lui!

Dott B: Ma perchè te pensi di essere qua domani sera? Anzi, già che ci sono mi prendo la sua cartella e vado a buttare giu due righe di relazione consuntiva...

Io: ... gllhfhghjhcccchhhjfghhhhh... GLUB!!!


Spiegazione: Ale è passato dalla subintensiva alle cure minime nel giro di 24 ore, non è più in incubatrice ma in motoculla, ha preso 30 gr, mangia voracemente e sta bene.
Ci sfrattano dal cnr!

Stamattina delirio, ovviamente dopo mesi di preparazione a questo momento abbiamo tutto il superfluo e ci manca il necessario (tipo i pannolini!!!) ed è la vigilia di Natale, così oggi si fa bebè-sciopping dell'ultimo minuto!!!

P.S. @ Arianna (commento la post precedente): tieni duro mamma!!! Ho visto casi in reparto a cui i medici hanno detto le stessissime cose... una di loro è stata mia compagna di stanza, è arrivata in elicottero a 28 settimane che sembrava che stesse per partorire li per li (6mm di collo dell'utero). Ora è quasi a 35 settimane, a casa sua con la sua famiglia, e aspetta che il suo cucciolo faccia come Gesù Bambino!!! Ti mando tutti i nostri pensieri positivi!!!

giovedì 23 dicembre 2010

Obbelin - 1 settimana

Ale ieri ha fatto una settimana, il mio microbo bellissimo!!!

Ha festeggiato con la promozione a subintensiva, due ore di marsupioterapia con la mamma, un voluttuoso cambio di pannolino con il papà sull'isola prenatale invrce che nell'icubatrice e il suo primo pasto interamente in biberon, che tra me e lui nè e andato più fuori che dentro ma vabbè.
Dopo la fatica di 30 ml di latte mangiati normalmente ha desaturato per mezz'ora spaventandoci a morte ( ma solo noi, le infermiere erano tranquille).

Situazione attuale: sono in riardo!!! Con una mano scrivo il blog, con l'altra reggo il tiralatte. L'altra tetta reclama il suo turno gocciolando copiosamente sull'ultimo pigiama pulito e devo andare e tornare dall'altra parte della città nelle prossime 3 ore.

'iuto!!!

martedì 21 dicembre 2010

Casa - giorni 4 e 5

Da brava mamma indaffarata, raggruppo due giorni.

Ieri mattina, domenica 19 Dicembre, dopo 116 giorni di ricovero di cui 108 passati a letto senza mettere i piedi per terra (106 da gestante e due da puerpera) i medici di turno mi hanno chiamata in visita.

Il dott B., che tra l'altro è stato quello che il 23 Agosto ci aveva avvisati che nostro figlio aveva il pisello, mi è venuto a prendere in camera, e mi ha portata a braccetto lungo il corridoio. Visita veloce, utero contratto due dita sotto l'ombelico, ferita del cesareo normale, perdite ematiche normali.
Mezz'ora dopo ero in camera, e fissavo il mio foglio di dimissioni incredula. Sopra due date: ingresso 25 agosto, dimissioni 19 dicembre. 
Diagnosi: terza gravidanza a 33 settimane con anamnesi di aborto ripetuto. PPROM a 17 settimane, infezioni genito-urinarie recidivanti
Parto: taglio cesareo il 15.12.2010
Puerperio: decorso regolare, profilassi antitrombotica
Neonato/i: sesso maschile, peso g 2040, APGAR  1 e 5 min: 7-6

Un'ora e mezza dopo, sulla porta di casa, mente fuori scendeva una nevicata spettacolare, uno striscione enorme disegnato a mano da Marco. BENTORNATA MAMMA BETTA.

Un'altra mezz'ora dopo, con le gambe sotto il tavolo, ho mangiato i miei primi pansotti al sugo di noci scolati e serviti senza essere trasportati dentro uno scaldavivande, con la tv accesa e mio marito a fianco.

Ieri notte ho dormito nel mio letto, un letto a due piazze, accanto al papà di mio figlio in una stanza ingombra di cose per Ale che avevo visto solo in foto, dopo aver fatto la doccia nel mio bagno.

Oggi pomeriggio sono passata in reparto per ringraziare il Doc (santo subito), che già che c'era mi ha anche tolto i 15 punti dell'intervento. Mi ha abbracciata forte e io non so come ho fatto a non scoppiare a piangere li in mezzo al corridoio.

E questo è il primo post del blog  scritto sul computer di casa.

Per festeggiare da stamattina Alessandro non ha più l'ossigeno nemmeno nell'incubatrice. Respira la stessa aria che respiriamo noi. Certo, ogni tanto se ne dimentica e va in apnea, o si "addormenta" un pochino e il suo cuoricino batte troppo lento. Allora arrivano gli angeli del CNR che lo scuotono un po', ma il più delle volte si riprende da solo. Gli hanno aumentato la pappa, e ora carbura esclusivamente a latte materno, e a occhio mi pare che lo tolleri pure meglio. Mi ha perso ancora 5 gr (siamo a 1875) ma anche li mi sembra che il calo fisiologico si stia fermando.
E' buffo da morire: ciuccia il sondino, poi stende il collo come le tartarughe, scalcia, apre un po' i suoi occhioni giganti, e poi rilassa tutto e si addormenta per mezz'oretta. E poi fa delle puzzette rumorosissime!
Ieri Marco gli ha cambiato il pannolino, oggi glielo ho cambiato io, e tutto sommato crediamo di essercela cavata bene.
Certo, quando ce lo porteremo a casa dovremo rapire una o due "tate" del CNR perchè io senza sorveglianza ho paura di smontarlo, però intanto è un passo avanti.

Insomma, ora 2/3 della famiglia sono a casa. Si attende solo l'arrivo del microbo più bello del mondo per chiudere definitivamente il capitolo iniziato quel 25 agosto e aprirne uno tutto nuovo.

P.S. Stamattina è nato Emanuele, figlio di una compagna di viaggio speciale. Sta lottando per la vita in rianimazione. Visto che questo blog ha portato tanta fortuna e gioia a noi, spero che sia lo stesso anche per lui e la sua mamma.

sabato 18 dicembre 2010

Meraviglie - giorno 3

Il tempo quando una è mamma di un bimbo fuori dall'utero diventa strano. Passa velocissimo.

Un secondo sei convinta che nella mezz'ora successiva riuscirai a tirarti il latte, fare la pipi, cambiare il pigiama, aggiornare il blog e sentire che fine ha fatto la mamma.
Poi passa mezz'ora e stai ancora lottando col boccettino monouso per il latte, il telefono è finito sotto il letto dove non lo potrai mai prendere, ti sei scolata mezzo litro d'acqua in preda a un'arsura incontrollabile e la tv si è accesa da sola su un canale di televendite.

L'unica cosa positiva è non aver potuto aggiornare il blog finora. Perchè sono appena tornata da una visitina ad Alessandro per la buonanotte, e oggi sono successe talmente tante belle cose che bisogna metterle nero su bianco.

Innanzi tutto il nostro ometto da stamattina non ha più la mascherina per l'ossigeno. Respira da solo, ogni tanto se ne dimentica ma ha retto tutto il giorno. Non è detto che sia una situazione permanente, potrebbe richiederlo di nuovo in futuro, ma intanto è un bel passo avanti. Questo ci ha permesso oggi pomeriggio di scendere da lui con la musica nel cuore, per trovare un'altra sorpresa. Ale è uscito temporaneamente dall'incubatrice, per atterrare prima tra le braccia della mamma, poi tra quelle del papà.
Un momento indescrivibile per entrambi avere nostro figlio in mano, pur con il suo sondino per l'alimentazione e la flebo di antibiotici. Speriamo che per lui sia stato altrettanto speciale. Gli abbiamo cantato due canzoni di Ligabue, una di de Andrè e "ci son due coccodrilli ed un orango tango..." Sembra per fortuna aver apprezzato di più la musica d'autore alle filastrocche per bambini, quindi inizia a dimostrare un certo discernimento artistico.
Le infermiere ci hanno detto che è cattivissimo: ieri notte pare che si sia strappato dalla bocca una dozzina di sondini per l'alimentazione. Loro glielo mettevano, andavano via per occuparsi di qualcun altro e iniziava a suonare tutto: Ale sventolava tutto contento il suo sondino in una mano!!! Tanto perchè non siamo ancora costati nulla al servizio sanitario nazionale, ora ci metteranno in conto pure i sondini!!!

L'altra buona notizia è che io sto divenando rapidamente una latteria ambulante. Stasera ho visto che gli hanno attaccato per la prima volta il mio latte invece dell'artificiale: oggi ho mangiato polenta concia, una pizza con il salame piccante, prosciutto toscano e un sacco di cioccolata... apprezzerà? Se domani me lo ritrovo raddoppiato so a chi dare la colpa!!!

Stringe sempre il cuore vederlo li dentro, tutto piccolino e stiracchiato, però direi che si sta rendendo pienamente degno di tutti i sacrifici che abbiamo fatto per lui. Non ce ne sarebbe nemmeno stato bisogno, ma oltre alla tenerezza e all'amore profondo, ci sta rendendo incredibilmente orgogliosi di lui. E' uno di famiglia davvero, non c'è che dire!

Ora, sono le 22:25, ho le caviglie gonfie come due zampogne. L'obiettivo è andare a letto entro le 23, ignorando il fatto che dovrei tirarmi il latte alle 23:30... ma se mi addormento prima...

Ce la faremo?

venerdì 17 dicembre 2010

Racconti - Giorno 2

Non potevo lasciare questo blog. Alessandro è nato e l'avventura della gravidanza non si esaurisce con il cosetto fuori dalla pancia. Ho scoperto che cambia, si evolve, anche senza averlo a fianco.

Sono un'altra mamma anche ora, senza la culletta da spingere nei corridoi. MIo figlio ora si trova esattamente sotto il pavimento della mia camera, non a fianco al mio letto. Più altramamma di così...

Ma andiamo con ordine. Sono stati due giorni di montagne russe vere e proprie, a tratti talmente perfetti da farmi credere che il tempo e lo spazio si potessero fermare in quel momento.

Per prima cosa il parto: sveglia alle 6 e mezza del mattino, compare l'infermiera G. con rasoio, perettona gigante e mia mamma al seguito, del tutto inaspettata. Approfitto dell'ormai scomparso sonno e mi faccio una doccia calda di 20 minuti, con Ale che si muove piano piano e sembra apprezzare le abluzioni mattutine. Alle 7 e mezza arriva Marco, io sono rilassata e tranquilla. Guardiamo il mare dalla finestra, e vediamo sorgere il sole sul giorno in cui nascerà nostro figlio. E' una giornata tersa, fredda, e il cielo è azzurro chiarissimo. Il borgo di Vernazzola sembra liquido sotto la luce arancione del sole che sorge.
Passa il doc (santo subito) e mi dice di andare un attimo in ecografia, per vedere come è messo Ale. Occhiatina veloce, è sempre cefalico ma appeso per le chiappe, con il sederino a sinistra e i piedini a squadra tutti a destra.
Compare anche l'onnipotente infermiera D., che non dovrebbe essere di turno ma è venuta solo per assistere alla nascita di Ale. Torniamo in camera e 10 minuti dopo è proprio lei che ci viene a chiamare per portarci giù nel blocco operatorio.
La camminata per il corridoio fino all'ascensore è una specie di passerella. Vedo i sorrisi di tutte le persone che ci hanno accompagnati in questi mesi: medici, infermiere, ostetriche, oss... tutti che ci guardano passare e salutano.
L'ascensore è freddissimo, Ale intanto si sveglia e inizia a scalciare. Saluto Marco fuori dalle sale operatorie, convinta di non vederlo fin dopo il parto, mi raccomando di fare una foto ad Alessandro se ce la fa.
L'onnipotente mi conduce in una saletta preoperatoria, mi spoglia e mi mette un camice chirurgico. E mentre ci prepariamo arriva il Doc (santo subito) e mi chiede a bruciapelo "Non è che Marco avrebbe piacere a venire in sala operatoria?".
...
...
...
Resto senza parole, sarebbe troppo meraviglioso che fosse li anche lui. Gli dico che non saprei, e lui (sempre più santo subito) prende in mano la situazione, gli telefona, gli propone di assistere. Dieci minuti dopo l'ostetrica F., anche lei non di turno ma presente solo per l'evento, me lo porta nella saletta preoperatoria, tutto vestito da chirurgo... per un attimo solo ho un flash strano, perchè lui si veste esattamente così anche in studio, che sta più comodo. Ho la sensazione di essere li li per farmi trapanare un dente, invece di partorire mio figlio!!!

Arriva l'anestesita, il dott G., un uomo un programma. E' meraviglioso, efficiente... semina un'ordinato scompiglio nell'ormai affollata saletta preoperatoria. Mi mettono in barella e mi portano in sala operatoria, quella grossa pare. Marco tira la berella, l'ostetrica F.  la spinge, il dott G. segue la processione e l'onnipotente infermiera D. saltella in coda, improvvisando un balletto propiziatorio. Vorrei che qualcuno ci avesse fatto un video da fuori, dovevamo essere davvero ridicoli!

In sala operatoria il tempo passa veloce. L'epidurale è una passeggiata, Marco è in piedi dietro la mia testa insieme all'ostetrica F, il Doc (santo subito) e la dottoressa B, compagna di tutte le eco, sono pronti. Iniziano l'intervento e mi fanno la telecronaca. Stanno incidendo la pelle, il muscolo, il peritoneo... io guardo Marco, sorrido, continuo a ripetere piano "Forza Ale..." mentre sento i suoi ultimi calcetti.
Alle 9:40 sento un po' di trambusto, nessuno ha spiccicato parola fino a quel momento. Sento parlare tutti e, al di sopra del mormorio, mi arriva un urlo incavolatissimo. Intravedo Marco, gli angoli della bocca escono da sotto la mascherina e ha gli occhi grandi come piattini da caffè. Mi avvicinano al viso un telino verde, con dentro un affaretto tutto rosa ricoperto di cremina bianca. E' da li che arrivano le urla. Do un bacino a questa testolina grossa come il mio pugno, con i capelli neri, scorgo un nasino minuscolo (per fortuna non ha preso il naso dei Ferri) e vedo un piedone lanciato per aria all'estremità di un polpaccino luuuuuuungo. Il tempo di dirgli "ciao cosetto..." e me lo portano via. Lo sentiamo sbraitare per un minuto, dalla sala a fianco, tanto che mi giro verso Marco e gli dico "Mi sa che qui abbiamo esagerato col Bentelan"...

L'onnipotente infermiera D. segue il cosetto, che le fa allegramente la pipi addosso. Torna dopo qualche minutio, con un'espressione eccitatissima, e mi dice "E' una iena, non si riesce  a farlo stare tranquillo". Poi le urla si quetano mentre mi ripuliscono e mi ricuciono. Il dott G. continua a dire a Marco "stia pue puù vicino a sua moglie" e lui si avvicina a me e intanto allunga il collo oltre il telino divisorio e si guada tutte le suture. Io non riesco a smettere di ridere. Mio figlio è nato ed è in ottime mani, mio marito mi sta guardando interessatissimo dentro la pancia con gli occhi scintillanti mentre esamina le suture interne.

La fantastica dottoressa M., neonatologa e amica di mia mamma, che ha appositamente assistito al parto per essere lei a prestare le prime cure ad Ale, riesce a stabilizzarlo nell'incubatrice e ad aspettare che abbiamo finito di chiudermi. Il mio cucciolo,dopo aver urlato per un minuto buono, si è reso conto che non ha ancora i polmoni per fare tuttto quel baccano, quindi ha desaturato ed è stanco, piccolino. Mi riportano nella saletta preoperatoria, dove c'è Marco vicino all'incubatrice. Infilo una manod dentro l'oblò e gli faccio uan carezzina, e la dottoressa per un attimo stacca la mascherina della ventilazione, così lo vedo in faccia.
Alessandro è caldo, morbido, tutto rosa. E' tondo,non so perchè ma mi aspettavo che sembrasse di più un ranocchietto. Invece è paffutello, solo un po' mignon. Vedo che ha le gambe lunghe, e 'sto piedino sempre lanciato per aria. Lo portano in terapia intensiva, passando davanti alle nonne che aspettano fuori che riesconon a lanciargli un'occhiata.

Io non capisco più niente. Mi aggrappo alla vista di Marco, che aiuta a portarmi in una saletta di osservazione e resta li con me. Vedo la mia espressione ebete riflessa nella sua. Mi da fastidio l'anestesia, mi da fastidio la morfina, mi strapperei la pelle a furia di grattarmi ma non mi interessa nulla di tutto questo. Mio figlio ha urlato, è bellissimo, ed è nelle mani migliori che potessi sperare. E noi ce l'abbiamo fatta, dopo anni e anni.
RIpassa anche il Doc (santo subito) a controllare. Non gli dico nulla, non trovo le parole per esprimere tutto quello che vorrei.
Per quanto ci riguarda ha regalato la vita ad Ale, che già di suo è la cosa più grande del mondo. Ma è anche riuscito a farci vivere questa difficile gravidanza e il parto nella maniera migliore possibile, vista la situazione. Senza mai scomporsi, senza mai sentire il bisogno di indorare la pillola, spiegando le cose passo passo.
Ha capito fin dove poteva spingere me, mi ha chiesto di fare cose magari estreme, ma con cognizione di causa. Ha preso decisioni difficili, sicuro di se, e ci ha avvolti in un abbraccio di fiducia totale nelle sue capacità. E poi ha fatto in modo che potessimo essere tutti e tre insieme al momento del parto, e per questo credo che non troveremo mai le parole per ringraziarlo.

Continua...

P.S. di servizio. Ci sono ancora un milione di cose da raccontare, ma la vita da mamma è più pratica di quella da gestante. Devo fare colazione, tirarmi il latte, fare una doccia e cambiare la medicazione. Aggiornerò tutti i racconti a breve... stay tuned!!!

mercoledì 15 dicembre 2010

Alessandro, giorno zero (Ehi tu 3) - 33+1

Ehi cosetto,
 
sono le 22:45 di martedi 14 Dicembre. Domani nasci. Tra poche ore ti vedo negli occhi.
Il Doc (santo subito) ci ha detto 5 giorni fa che con il ritorno del bluttissimissimo mostlo è pericoloso lasciarti ancora li. Non sappiamo se i farmaci continueranno ad agire, e rischiamo di giocarci tutto.
Quindi mi hanno proposto la data di domani per il cesareo, e io ho fatto un sorriso da parte a parte e ho detto che andava bene. Se lo dice lui mi fido ciecamente.
Mi spiace non aver avuto il coraggio di annunciare al mondo che saresti arrivato, ma un po’ per scaramanzia, un po’ perché ancora adesso non riesco a credere che ti vedrò negli occhi tra meno di 12 ore non ci sono riuscita.
 
E’ stato un viaggio strano Ale. Mi resterà per sempre il rimpianto di non averlo vissuto ogni momento con tuo papà, che ha stretto i denti quanto me. Se per la mamma è stata dura aspettare ogni secondo che tu crescessi cellula dopo cellula, immobile nel letto, sono sicura che papà ha sofferto immensamente in queste 16 settimane nel lettone a casa da solo, correndo avanti e indietro come un pazzo per raccogliere solo le briciole dell’esperienza intensa che è stato crescerti.
Però sei un bambino unico. Nasci da due genitori e da due famiglie che hanno messo te davanti a tutto e tutti, dal momento in cui ti abbiamo visto battere il cuore per la prima volta, che eri poco più di 1 cm. Ti abbiamo amato così tanto, minuscolo pinolo, che tutto quello che abbiamo fatto in questi mesi ci è sembrato naturale come respirare.
Hai avuto il potere di fermare la tua frenetica mamma, intenerire il papà tutto d’un pezzo solo facendoti venire il singhiozzo, dare la corda a una nonna 65enne che prima o poi dovremo trovarle l’interrutore e spegnerla. Hai sconvolto l’altra nonna che si è lanciata in 4 mesi di shopping mangereccio e non, hai reso possibile riprendere la tradizione delle partite di cirulla con il nonno che non avvenivano da tempo.
 
Ascolta adesso, questo è importante. Ti abbiamo protetto finora, abbiamo tirato più in lungo che potevamo ma non siamo proprio arrivati in fondo. Come ho detto oggi, non sei proprio cotto a puntino, sei un po’ un  bambino “al dente”. Quindi nascerai e dovrai combattere per te e per noi. Lo so che non è giusto, che la maggior parte dei bambini non devono affrontare l’impresa titanica che ti chiediamo di affrontare noi. Ma per quanto chiunque di noi darebbe la vita stessa per te, questa volta ti becchi la pagliuzza corta e ti tocca guadagnarti il tuo posto in questa famiglia di eroi fuori di testa.
Domani in pochi secondi ti cambieranno un sacco di cose. Sarà improvviso, non te lo aspetterai, e sarà anche spaventoso, doloroso, strano. Ma la mamma sarà proprio li, ti parlerà subito appena si saranno accertati che tu stia bene. E papà sarà proprio fuori dalla porta.
Poi per un giorno intero la mamma non potrà vederti. Verrà papà a stare con te, lo riconosci dal pizzetto, e dal vocione. E’ quello che ti parla in balenese per farti svegliare durante i monitoraggi, ricordi?  Poi tra un paio di giorni saremo finalmente tutti e tre insieme, e non ti lasceremo mai, tranne quando non potremmo farne a meno. Tu ricordati che più combatti, prima possiamo passare tutto il tempo insieme noi tre.
 
Buonanotte cosetto, sogni d’oro per questa ultima notte in cui io e te siamo ancora una cosa unica. Mi mancherai da morire, ma ti accompagnerò entusiasta ogni secondo della tua vita.
Ah, e perfavore, non assomigliare solo a papà, che un po’ di contentino me lo merito pure io.
 
A domani Alessandro…

P.S. Ale è nato stamattina alle 9:40, è in Tin ma sta bene. E io sono mamma.

martedì 14 dicembre 2010

Gjoga - 33+0

Molto brevemente, perchè sono stra rintronata e non riesco nemmeno a tenere gli occhi chiusi da quanto sono esausta:

12gr di Bentelan + 12 gr di pennicillina + vasosuprina + fermenti lattici che ormai stanno li solo per figura

Praticamente se messi tutti in una mano sarebbero un pugno di roba. Tipo un pugno di semolino per la minestrina.

Poi sfido io che una dorme tre ore di notte...

lunedì 13 dicembre 2010

Acrobazie - 32+6

Svegliarsi una mattina alle 8:21 in ospedale è praticamente impossibile. Però qui è successo, proprio stamani.
La sveglia? Un bel calcione di Ale, assestato proprio sotto lo stomaco, che tra un po' vomito anche le budella... che gioia!!!

Poi ovviamente al monitoraggio si è fatto 45 minuti di piattume totale, ogni tanto una grattatina con la manina ma niente di che. Così, dopo scrolloni vari, abbiamo provato a fare il monitoraggio d'in piedi, da seduta, da semisdraiata... insomma, sembrava un circo! E lui? NIENTE! Ha deciso che era l'ora del pisolino e da li non lo schiodi!

Le contrazioni comunque continuano, percui da stamattina riprendiamo il bentelan. A 24 settimane non gli aveva fatto strani effetti tipo addormentarlo secco per due giorni, chissà stavolta cosa gli farà? Se si muoverà meno ovviamente io passerò due giorni a farmi una serie di paranoie asurde, e arriverò a mercoledi uno straccetto... ma forse dormirò un po' di più.

Ma la domanda vera è: l'altra volta mi erosvegliata un paio di notti dopo la somministrazione di cortisone in un lago di colostro. Succederà di nuovo?

Si accettano scommesse...

domenica 12 dicembre 2010

Oplà - 32+5

Belin come sono ginnica!!!

Ormai salgo e scendo dal letto come un grillo esagitato, vado in bagno, mi lavo denti, faccia, tutto... ho fatto anche il peeling al viso stamattina! D'in piedi!!! Peccato essere al confino, potrei trotterellare per i corridoi 24h su 24!!!

Alessandro sembra apprezzare moltissimo la nuova posizione. Giustamente visto che finora è stato tutto appallottolato su se stesso, ora che finalmente ha il posto per sgranchirsi le gambe ne approfitta alla grande. La mia pancia ormai è un luna park, e le mie costole destre un bersaglio eccezionale.
Ovviamente, visto che dobbiamo essere per forza diversi, queste attività ludiche iniziano verso le 11 di sera e si interrompono alle 9 del mattino, il che vuol dire che addormentarsi è un'impresa titanica, e i risvegli notturni durano un'oretta e mezza abbondante, finchè il passeggero non mi da un po' di tregua.

Oggi, se riesco ad impermeabilizzare l'area dell'ago, potrei farmi di nuovo la doccia... ormai è una droga!!!

sabato 11 dicembre 2010

Di testa - 32+4

Ore 20:00 - una certa gestante appestata e sua mamma hanno appena finito di mangiare. La suddetta gestante si stufa finalmente delle contrazioni che avverte dal pomeriggio e si decide a chiamare un'ostetrica per farsi mettere un monitoraggio.

Ore 20:45 - il monitoraggio rileva contrazioni ogni 5  minuti circa, la mamma della gestante si trasforma in ginecologa/ostetrica/levatrice analizzando le contrazioni una per una (ma questa ti fa male la schiena? No? Allora non è una contrazione, a me prendevano la schiena! - Ma mamma, le segna la macchinetta, pure belle alte, e mi fanno male alla pancia... te lo dico io che sono contrazioni!)

Ore 21:00 - la dottoressa B. vede il tracciato, e decide di visitare la gestante per controllare che fine ha fatto il collo dell'utero. Aprendo la visita con la consolante frase "Tra 10 secondi scopriamo se devo farti subito un cesareo o no", esegue una cervicometria e riscontra che un centimetrino di collo c'è ancora. 
Devide per un po' di vasosuprina in vena, che anche se non era da somministrare non si nega mai a nessuno. Tanto per guadagnare un po' di tempo e eventualemente rifare il bentelan. Nel frattempo la mamma della gestante è dalla cucina che beve camomilla e ciattella amabilmente con un paio di infermiere, completamente e beatamente ignara della situazione.
La dottoressa B. decide estemporaneamente di visitare la gestante: tutto ok, il collo anche in basso è chiuso e bello posteriore. Ma...

... un'espressione di sorpresa di dipinge sul suo viso. Accompagnata dall'esclamazione "Ma c'è una testa qui!!!" afferra la sonda per l'ecografia esterna, un po' divertita e un po' incredula e butta un occhio al basso ventre della gestante. Ebbene si, il cosetto strapodalico si è girato, e ha la testa impegnata.

Era troppo passare il periodo in isolamento senza novità. Speriamo che non decida di "uscire a gomitate" come ha pontificato la dottoressa B...

venerdì 10 dicembre 2010

Bluttissimissimo mostlo 2 - 32+3

E la Klebsiella è tornataaaaa!!!

Non c'è verso di stare tranquilli 10gg di fila qui. Siamo di nuovo in isolamento, con il permesso di deambulare.

Questo vuol dire che ora che potrei camminare per i corridoi, mi tocca fare il giro del letto due o tre volte e basta, perchè non posso varcare la soglia della stanza.
Dal lato positivo però, anzi positivisssssssimo, c'è che ho una stanza privata con doccia che ho già abbondantemente usato e abusato, regalandomi anche 2/3 minuti solo per sentire l'acqua calda scorrere giù dai capelli. Una sensazione unica, peduta da troppo tempo.

E quindi insomma, da stasera riprendiamo il malefico antibiotico, prossima data di scadenza 15 Dicembre.

giovedì 9 dicembre 2010

Attesa nell'attesa - 32+2

Oggi potrebbe essere una giornata grandiosa.
Sto aspettando il giro medici, ma soprattutto il Doc (santo subito) per capire le seguenti cose:

- se posso farmi una doccia vera, da seduta, stamattina (la mamma ha cambiato l'orario di una lezione apposta...)

- se il fatto di alzarsi per il bagno resta così o è l'inizio di un programma di rimobilizzazione che magari mi porterà nel giro di una settimana a passeggiare nei corridoi come tutte le altre mamme-papere-pinguine con i panzoni al vento

Ai posteri l'ardua sentenza... stay tuned...

mercoledì 8 dicembre 2010

Bello manzo - 32+1

Innanzi tutto BUONA IMMACOLATA CONCEZIONE a tutti. Poi aggiungerei soprattutto a me, che sono decisamente immacolata dalla fatidica concezione del cosetto... ma questa è un'altra storia. 

Abbiamo festeggiato con una bella ecografia!
Ale si è girato... ma dalla parte sbagliata. Ora è felicemente accomodato con le chiappone sul mio collo dell'utero, seduto come un piccolo buddha, con le gambine incrociate, una mano in bocca, l'altra dietro la testa e sta usando come cuscino un pezzo di cordone. Comodo l'amico!!! Ovviamente non si vede più il pisello, e nemmeno la faccia perchè è tutto girato in dentro.
In ogni caso si vedono le cose importanti per controllare l'accrescimento, siamo a 1,886kg, che è perfettissimo.

Ora capisco perchè il solco della mia schiena nel materasso si forma in un paio di giorni, contro la quasi settimana di prima. Pesa il cosetto, eh!

Ah, le contrazioni hanno fatto il loro lavoro perchè ci siamo mangiati un altro cm di collo dell'utero, siamo a 1,6cm... ma tutto sommato non mi dispiace neanche, tanto se succede qualcosa ora come ora non ci sono dubbi, si prepara una sala operatoria e...zac!

Comunque io me ne sto calmina. Se riesco a rosicchiare altre 2-3 settimane poi il resto è tutto grasso che cola.... anzi, tra una quindicina di giorni se non cambia la situazione mi sa che si comincerà anche a parlare di programmare il cesareo, perchè mica possiamo farlo nascere di sedere 'sto bambino!

Unica nota dolente... se fossimo a casa staremmo preparando i pandolcini di Natale, Marco ed io in cappello da Babbo Natale e grembiuli da cucina, ballando per il tinello le canzoni tradizionali e rispolverando albero e palline. Eh vabbè, ques'tanno mi sa che saltiamo il tutto... l'anno prossimo doppia razione. Anche perchè ormai è il terzo Natale di fila che c'è qualcosa che non va, prima o poi ci spetteràè un po' di pace...

martedì 7 dicembre 2010

Gioia e giubilo - 32+0

Il giro medici passò, orfano del Doc (santo subito) che al martedi è sempre in studio. Il primario parlò e gli altri dottori annuirono vigorosamente. La gestante spalancò gli occhi, alzò le braccia al cielo e trattenne a stento un urlo di gioia. L'ostetrica abbracciò la gestante ancora incredula. La pressione normalmente 90/60 quella mattina venne misurata a 120/70.
Nei corridoi si rincorreva il passaparola tra il personale ospedaliero, la notizia di diffondeva in fretta, un discreto pubblico si radunò nella stanza. La padella venne portata a disinfettare, infilata in una federa e messa a riposare il sonno dei giusti.

Poi la gestante si alzò, fece 11 passi, accese la luce e fece la pipì nel water. E per festeggiare si lavò anche le mani!!!

lunedì 6 dicembre 2010

Sogni - 31+6

Doc (santo subito) - Allora, ho visto che in cartella c'è una novità, finalmente ti puoi alzare!

Io - Davero? Davero davero? Non me lo ha detto nessuno! Ok mi alzo! - zompettando allegramente per la stanza - Guarda Doc, sono ancora capace!!!

Poi una si sveglia, disorientata, in posizione supina mentre l'unico che sgambetta è il passeggero. E si accorge che è stato solo un sogno!!! Aaaaaaaaaaaaargh!!!

domenica 5 dicembre 2010

Paranoie (giornatina proprio nera) - 31+5

- Si muove troppo

- Si muove troppo poco

- E' girato trasverso

- E' girato podalico

- Non si girerà mai

- Ho le contrazioni

- Non mi partiranno mai le contrazioni e mi terranno qui fino a 37 settimane per fare un cesareo programmato

- Il cuore batte troppo veloce

- Il cuore batte troppo lento

- Devo bere di più e fare più pipi così non mi vengono infezioni

- Devo bere di meno cosi non mi tengo la pipi in continuazione quando c'è orario di visita, soprattutto la domenica

- Dormo troppo e quando dormo sono in catalessi e mi vengono le vertigini

- Se mi lasciassero dormire invece di svegliarmi alle 6 tutte le mattine probabilmente non dormirei di giorno

- Non ce lo vedo proprio a nascere 'sto figlio, mi sembra tutto irreale

- Andrà tutto male a un certo punto

- Se mi parte il travaglio ora, non so come si respira

- Ha un piede piantato nel collo dell''utero, appena mi fanno alzare me lo ritrovo di fuori

- Sono troppo stanca per riprendere a camminare

- Non posso sopportare un secondo di più di letto, ora mi alzo e a quel paese tutto

Quando esco di qui il primo che mi parla del periodo magico della gravidanza si prende una bastonata nei denti!

venerdì 3 dicembre 2010

Cento - 31+3

Giornata di grosse notizie.

Beh, intanto sono 100 giorni di ricovero. Come mi ha scritto la mia amica Chiara "Carrie" sono un'incubatrice umana ormai centenaria! Cento giorni di letto, di paura oltre ogni umana immaginazione, di speranza tenuta accesa come una candela al vento. Cento giorni terribili e bellissimi, solitari nelle cose che giocoforza ho potuto fare solo io (tipo la pipi nella padella) e pieni di rumore, sorrisi, amici, compagnia. E poi sola davvero non ci sono mai stata, c'è sempre stato Alessandro con me. Cento giorni da scoprire uno per uno, tutti nuovi di zecca dall'alba al tramonto perchè giorni così non li avevo mai vissuti, tutti pesanti come l'uranio impoverito. Cento giorni di medici, farmaci, vitamine prenatali e rilevamento battiti cardiaci.

E per festeggiare stamattina in cartella è stata annotata, di fronte a me, una consegna risolutiva: in caso di ripresa dell'attività contrattile non somministrare farmaci tocolitici endovena. Ripetere terapia con cortisone. La traduzione è che se per caso mi ripartono le contrazioni le lasciamo andare per la loro strada, rifacciamo il Bentelan per dare una mano ai polmoni di Ale e magari fanno un tentativo con qualche iniezione di buscopan per vedere se smettono, altrimenti... beh, altrimenti vedremo Ale negli occhi...

Insomma, da oggi in poi, da questo centesimo giorno in poi, ogni momento è buono. Per me, per Ale, per i medici, per i neonatologi e per i pediatri. Hanno partecipato tutti alla discussione e hanno concordato su questa linea di condotta.

Noi ce ne stiamo qui buonini e tiriamo avanti con le nostre gambe finchè si può.

p.s. Se 'sto ragazzo ha preso solo minimamente dai genitori, finisce che le prossime contrazioni mi vengono a Giugno 2011, così, per dispetto...

giovedì 2 dicembre 2010

Conferme - 31+2

Oggi è ripassato il Doc (santo subito) in veste ufficiale nel giro visite.

Ha confermato l'intenzione di fare il punto della situazione e farmi alzare tra una settimana. Sono senza parole, letteralmente...

Comincia il countdown... -7!!!

mercoledì 1 dicembre 2010

Me sun turna sculegou 2 - 31+1

Fine vasosuprina in vena! Fine aghi nelle vene... finchè dura.

Stamattina mi pareva che Ale si fosse girato, sentivo qualcoa puntato sotto le costole. E' appena passato il Doc (santo subito) a farmi gli auguri per le 31 settimane. A proposito, Sere, mi ha detto che ti ha visto ieri, e che hai portato anche Gabriele!
Mi ha confermato che la prossima settimana, salvo sorprese, proveranno ad alzarmi. E che, se per caso ripartissero le contrazioni (ma speriamo di no!) mi rifaranno il Bentelan per i polmoni, che ormai è passato tanto tempo, tantovale provare...

Insomma... manca poco a una svolta epocale. E poi oggi è DICEMBRE.... Dicembre, capito? Era Agosto quando siamo arrivati qui.
Questo mese potrei partorire mio figlio e anche portarmelo a casa. E' un pensiero talmente enorme che non riesco a vederne i confini.

Quindi vivo giorno per giorno, nell'attesa della notte in cui sentirò il carrello del lavaggio per interposta persona delle 6 che passa davanti alla porta della camera e tira dritto.... son soddisfazioni!!!