domenica 27 novembre 2011

Quel brivido li...

... eh, si mi mancava proprio.

Alzarsi al mattino e sapere esattamente cosa mettersi: calzettoni al ginocchio, pantaloncini, maglietta con numero, pantaloni della tuta, polo e felpa (eh si, sono un filino freddolosa)

Fare colazione abbondante

Infilarsi le scarpe da ginnastica e sbrigare le commissioni del mattino con marito e nanetto al seguito

Mangiare abbondante ma leggero: calorie, vitamine, fibre, un po' di zuccheri e tanta acqua

Fare un po' di moto per non cadere nell'abbiocco post prandiale (e a quello ci pensa il cosetto)

Fare merenda con qualcosa di dolce e un succo di frutta, poca roba, molto energetica

Poi uscire col borsone a tracolla, concentrata, euforica, sicura.

Riscaldamento, riconoscimento, l'arbitro fischia... e improvvisamente mi sono di nuovo ritrovata nel mio quadrato prederito, 9 metri per 9, insieme ad altre 5 compagne di avventra, a fissare dall'altra parte della rete "quelle dell'altra squadra"

Il mondo si restringe, cambia il suo centro di gravità: tutto gira intorno a quella palla bianca rossa e verde, che deve stare in aria il più possibile, tranne quando è nell'altro campo. Urla, fatica, sorrisi, salti, schiaffoni, altri salti, le gambe che volano, le braccia le seguono.

Concentrazione

E la sensazione di pace nella frenesia perchè so che, in quel momento, devo fare solo una cosa. Tenere la palla in aria, o farla cadere nell'altro campo. E quello lo so fare. Se lo so fare megli odelle avversarie vinco, se lo sanno fare meglio loro perdo. Ma intanto faccio quello che conosco, meglio che posso.

Per una come me che si arrovella anche sul colore dei calzini da mettersi al mettino (e si odia per questo), è un'oasi di tranquillità.

E tanto per non essere troppo serie, Reganisso ed io, da brave "anziane" della squadra, siamo entrate in campo con i capelli rosa (io) e azzurro (lei) fluo. Chapeau a noi!!!

P.S. L'abbiamo fatto meglio noi, vinto 3-0. Era la mia prima competizione ufficiale da sei anni a questa parte. Alla faccia della madre di famiglia!!!

giovedì 24 novembre 2011

23 Novembre

L'anno scorso, oggi, facevo 30 settimane.

L'anno scorso, oggi, ricominciavamo a respirare

L'anno scorso, oggi, iniziavano ad arrivare vestitini mignon passati da amiche mamme compiacenti (e anche un po' a corti di spazio in casa)

L'anno scorso, oggi, il lettino singolo del Gaslini improvvisamente divetava meno angosciante

L'anno scorso, oggi, iniziavano i festeggiamenti per un traguardo raggiunto

L'anno scorso, oggi, l'attesa del cosetto di trasformava da incubo senza fine a sogno bellissimo

Quest'anno, oggi, il cosetto ha dormito tutta la notte. La mamma ha festeggiato questa data con se stessa, e con una pizza con le amiche storiche.

lunedì 14 novembre 2011

La svolta

Dopo 10 mesi e 29 giorni, stamattina per la prima volta ho fatto colazione tranquilla, seduta al tavolo, senza dovermi alzare 300 volte, e usando entrambe le mani.

Perchè?

Il cosetto ha imparato a tenersi il biberon da solo!!! Anzi, ora se cerchi di darglielo tu si incavola da morire! Da solo deve fare lui!!!

Così adesso al mattino gli faccio il biberon di pappa lattea o muesli o cereali alla vaniglia con un pochino di cacao (mamma criminale, lo so, ma ne metto una puntina ina ina), glielo metto sul vassoio del seggiolone e lui si arrangia tutto contento, mentre io mi siedo li di fronte e attacco la mia scodella di cereali, il mio the col latte e il mio succo di frutta.

E' davvero un bellissimo momento, soprattutto perchè lo conosco e so che finchè il biberon non è finito non lo molla e io posso stare tranquilla e beata, e fare colazione con mio figlio senza ansie o altre cose da fare.

Son soddisfazioni... :P

sabato 12 novembre 2011

Memoria storica

Gira voce che splinder stia per chiudere, esplodere, vaporizzarsi...

Questo blog è la voce tonante di una storia che ho rinchiusa nel cuore. Magari lo leggete in 4 gatti, magari di più e io non lo so...

Ma per quei 4 (o 44!!) gatti, per me, per Ale e per non dimenticare nemmeno un dettaglio di questa terrificante avventura che è l'essere un'altra mamma, mi trasferisco qui:

http://altramamma.iobloggo.com/

La scelta è stata obbligata, ho guardato anche la piattaforma "blogspot" ma esiste già un "altramamma" li (è un tizio che scrive un romanzo online... rubone di nick per il blog!!!)

A presto, ci vediamo di la!!!

Memoria storica

Gira voce che splinder stia per chiudere, esplodere, vaporizzarsi...

Questo blog è la voce tonante di una storia che ho rinchiusa nel cuore. Magari lo leggete in 4 gatti, magari di più e io non lo so...

Ma per quei 4 (o 44!!) gatti, per me, per Ale e per non dimenticare nemmeno un dettaglio di questa terrificante avventura che è l'essere un'altra mamma, mi trasferisco qui:

http://altramamma.iobloggo.com/

La scelta è stata obbligata, ho guardato anche la piattaforma "blogspot" ma esiste già un "altramamma" li (è un tizio che scrive un romanzo online... rubone di nick per il blog!!!)

A presto, ci vediamo di la!!!

domenica 6 novembre 2011

Su la testa...

Mia mamma stamattina raccontava che nel '54, quando aveva 8 anni, ci fu un'alluvione a Genova. Abitava in Corso Sardegna (una delle vie più colpite qualche giorno fa, in fondo a Via Ferreggiano). Allora esondò il Bisagno, poco più a monte, e colpì proprio il cimetero di Staglieno.

Stava al 5° piano e vedeva le bare galleggiare sotto il balcone...

Nel '70 ormai l'hanno detto tutti cosa successe: un'onda di piena investì diverse vie che portavano al mare. 44 morti. I giovani di allora (tra cui i miei) spalarono fango per giorni, di nuovo la mamma mi ha raccontato che quando riuscirono ad aprire una serranda di un garage incastrara sputò fuori un uomo, annegato. Dice che non riesce ancora a levarselo dalla testa a distanza di 40 anni.

Anche stavolta sono morte delle persone. Fa paura. Io credo di essere riuscita a passare dal quartiere di San Martino con Terminator in macchina poco prima che la strada diventasse un vero e proprio torrente impraticabile. Ho visto le immagini riprese mezz'ora dopo, uando eravamo sani e salvi a casa dei miei... le macchine venivano spinte allìindietro dalla corrente.

Mio marito, che non è un fuscellino, ha rischiato di essere trascinato via dall'acqua mentre cercava di raggiungere il suo studio. S è aggrappato a una righiera.

Fa sempre più paura.

Il cosetto non si è accorto di nulla, un giorno o l'altro dovremo spiegargli cosa è successo.

Per il momento lascio che la mia città infangata, stropicciata e acciaccata si lecchi le ferite ancora una volta, e che i genovesi chiusi, caparbi, mugugnoni e tirchi rialzino ancora una volta la testa, si spera per non doverla mai più abbassare per piangere degli innocenti che si sono trovati per caso sulla strada di questa acqua assassina.

giovedì 3 novembre 2011

Giochi da grandi

Il pinolo sta crescendo. Lo vedo nei tratti del suo viso - una mattina ogni tre/quattro mesi mi sveglio, lo guardo e mi sembra un altro bimbo - lo vedo nei gesti, nelle espressioni... lo vedo nei vestiti e nelle scarpe che non gli vanno più, e lo vedo nei suoi giochi.

Da oggi abbiamo un nuovo passatempo preferito, ovviamente fisicamente proibitivo per chiunque non abbia l'energia infinita di un diecimesenne (quasi undicimesenne).

Il suddetto Terminator, preso possesso del girello (lo so, lo so, non si dovrebbe usare, ma questo non gattona, non cammina ancora, non striscia, al massimo rotola e io ho la casa piena di angoli e non posso portarmelo in braccio di qua e di la visto il peso granitico!) ti guarda come per valutarti, poi.. prende la fuga!

Letteralmente inizia a correre sbattacchiando di qua e di la fino a che non incontra un ostacolo insormontabile (ovvero un muro perimetrale della casa, le tramezze prima o poi le demolisce). In quel momento, guardando fisso davanti a se, inizia a ridacchiare.
Allora il povero genitore che magari sta mangiando deve "inseguirlo", lui gira la testa, ride fortissimo, tira due urli e si fa fare il solletico. Poi fa manovra, gira il bolide e ricomincia a sbattacchiare a destra e a manca per tutto il corridoio (3 metri, non di più)... e si riparte.

Ci si potrebbero passare delle ore... peccato che al terzo scatto il genitore di turno abbia metà cena sullo stomaco, quella residua in fase di congelamento nel piatto lasciato a metà, la schiena dolorante e la voglia di giocare ad acchiapparello di un orso in piena stagione del letargo.

Però fa ridere: oggi a pranzo abbiamo mangiato poco e riso tutti e tre fino ad avere le lacrime agli occhi.
Poi il cosetto è svenuto e sta dormendo, il papi si è fatto un caffè doppio ed è andato a trapanare il dente di un nostro amico e io mi tengo sveglia con un the nero molto forte e cerco di finire un po' di progetti grafici.