sabato 15 dicembre 2012

Ehi tu

Ehi tu, cosetto

oggi compi due anni. Due come gli occhi, le manien, le braccia, le gambe, i piedini, le orecchie e le narici.
Due che è un numero rotondo e confortevole, mica spigoloso come quell'uno dell'anno scorso, che sembra lontano come il sole e vicino come ieri.

Due, come mamma e papà. Che però due non sono, perchè quest'anno il nostro regalo (si vabbè, oltre alla rivista della pecora Shaun e alla macchina con le ruote giganti) è che siamo in tre. Perchè dentro la mamma sta crescendo una creatura che sarà tuo fratello/sorella per sempre.
(E speriamo sia una sorella, che la mamma è al secondo compleanno tra trattori, macchine e attrezzi da bricolage e già sbava su set di pentolini e Barbie Christmas Special Edition).

Ma oggi parliamo di te: di te che parli due lingue e a volte non ti capiamo nè nell'una, nè nell'altra finchè non realizziamo che stai cantando un mix sorprendentemente orecchiabile tra "My Teddy Bear" e "La battaglia di Magenta"; tu che sei alto come i tuoi genitori e in carne come tuo padre, ma goloso come tua madre. Tu che in montagna spazzolavi il piatto, e ti abbiamo fatto anche assaggiare le patatine fritte col ketckup perchè siamo due criminali - o forse non sappiamo resisterti quando fai gli occhioni da gatto con gli stivali; tu che alal domenica sera ormai abbiamo la tradizione di mangiare sul divano davanti alla tv guardando i cartoni di Walt Disney, ma finiamo irrimediabilmente a vedere "Cars" perchè dopo la prima mezz'ora di qualunque altro film ci guardi perplesso e chiedi "quando liba Cass?" (quando arriva Cars?). Tu che sei un rompiscatole capriccioso, testardo e irriverente e non passa giorno per cui non ci faccia penare per qualcosa tipo il cambio del pannolino o metter ela cintura in macchina, e che poi fai il contrito oppure cerchi di intavolare una conversazione nell'atmosfera gelida post-capriccio. E se così simpatico che - quando non ci guardi - ti ridiamo dietro perchè ci fai pure un po' tenerezza. Tu che sai usare l'ipad meglio di tuo zio e ora prendi a ditate qualunque schermo ti si pari davanti, incluse la tv e il cordless dell'anteguerra. Tu che ti rifiuti di parlare al telefono con chiunque, e appena mettiamo giù dici "Era papà. Ciaò papà!" dopo che abbiamo cercado inutilmente di convincerti a salutarlo per due ore.
Tu che ancora due notti intere di fila col cavolo che ce le fai dormire, e anche nel lettone riesci sempre a metterti per traverso mentre blateri nel sonno di camion, pecora shaun, cars e un cagnolino piccolo che non abbiamo ancora capito da dove salti fuori. Tu che all'asilo sembri l'altra faccia di te stesso: dormi, metti in ordine, tieni gli altri bimbi in fila, distribuisisci equamente i biscotti e il succo e fa innamorare le insegnanti; mentre a casa ci fai fessi in continuazione che per sopravvivere abbiamo ceduto alle bustarelle sotto forma di caramelle e the freddo.
Tu, che come prendi in mano una palla qualsiasi dici "pallavolo!" e anche se te l'abbiamo un po' tanto inflitta sembri entusiasta e noi siamo tanto fieri.

Tu, che ci hai stancato oltre ogni umana sopportazione, ci hai alieanti dal mondo che conoscevamo, ci hai afferrato l'anima e ce l'hai ridipinta di tutti i tuoi colori...

... tanti auguri, cosetto.

Mamma, Papà e Rendering

lunedì 22 ottobre 2012

Spogliatoiate

- Ou, mancano dieci giorni all'inizio del campionato e ancora non abbiamo un urlo

- Chi mi presta un balsamo?

- Le maglie sono pronte? O domenica prossima giochiamo in topless?

- Io penso sempre che il miglio urlo sia "Wingardium Leviosa", ma lo capiremmo solo io e te

- Spostati di li che c'ero prima io!

- Chi è la sfigata che finisce sempre nell'unico posto che si allaga con l'acqua zozza della doccia?

- Sai che tifo, col topless?

- Chi mi ha ciulato la mia doccia? Lasciatemi la mia doccia col getto potente!!!

- Ho perso le mutande

- Ma se non c'è mai un cane di pubblico. Poi a Voltri 2, alle 8 di sera... se quelle di la sono giovani forse siamo fortunate che portano i genitori.

- Senti che puzza 'ste ginocchiere. Ma non si possono mica lavare, porta sfiga!

- Ti ho portato un paio di ciabattine di mio figlio, taglia 23, che non gli vanno più. Vedi un po' se vanno al tuo.

- Senti, ci vediamo ancora una volta per una pizza prima che cominci il campionato?

- "Becco di cicogna  becco d'airone, portami giù questo pallone!" Bello, no? L'ha detto Lucchetta. 

- Magari è un po' lungo...

- Hai l'accappatoio col monogramma. Fa molto Madama Doré.

- Obbelin, mi sono messa un calzino pulito e uno di quelli che ho usato in allenamento. Che schifo. Ma come si fa a non accorgersi?

- Me l'ha regalato mia suocera


- Oh, io apro la porta che qui dentro con tre phon si scoppia di caldo

- Chi prende la sacca dei palloni?

- Io no, stasera sono in motorino

- Io dopo la maturità vorrei fare criminologia


- Ho preso tutto? Borsetta, casco, giacca... ah si, il borsone. Ooooops

- Ci vediamo martedi!

- Io volevo fare l'interprete e poi ho fatto architettura.

- No, io martedi non ci sono, ci vediamo venerdi o domenica. O martedi prossimo.

- A me piacevano le materie umanistiche e faccio l'ingegnere

- ...




mercoledì 17 ottobre 2012

Celebramus

Ieri sera, dopo un allenamento così così (DEVO. FARE. QUALCOSA. PER. LA. RICEZIONE) è successo.

E' avvenuto l'evento.

E' successo ciò che doveva succedere.

E' accaduto!

Quest'anno cambiamo maglie da gioco. Ottima notizia per me che ho fatto tutta la scorsa stagione con una taglia L (176cm x 52 kg) che ci stavamo dentro in tre o quattro comodamente.

E poi, visto che le facciamo nuove, ci siamo scelte il numero.

E, modestamente, ho recuperato il mio storico 9!!!

Finiti i tempi del riconoscimento balbettante "Vi chiamo per cognome, rispondete con nome e numero di maglia" - "Ferri!" "Elisabetta nov.. ehm, no, aspetti, dodici. Mi scusi eh!!!"
Finiti i tempi dell'oscuro numero 12 (ma anche 98, 22, 16) appartenuto a chissà chi prima di me.
Finiti i tempi in cui il rito scaramantico per eccellenza non veniva soddisfatto.

Dal 28 Ottobre riporterò sulla schiena il MIO nove, quello con cui vidi Bernardi giocare la prima volta da piccolina, quando mi innamorai perdutamente di questo sport meraviglioso!




martedì 11 settembre 2012

L'ho comprato all'ikea

Continua il cammino del cosetto verso la padronanza della lingua italiana... forse.

All'ormai assodato PINKITTA (capolinea) si aggiungono TUPPALA (spazzatura) e BUGUDO (besugo, intercalare genovese per dire "scemino").

Si, lo confesso, non l'ho partorito. L'ho comprato all'ikea nell'area delle occasioni.
Altrimenti certe parole proprio non me le so spiegare... :)

martedì 28 agosto 2012

Tutto nuovo

Stasera.

Si stasera. Appena uscita dall'ufficio. Quindi tra un'oretta o poco più.

Il viaggio iniziato poco meno di un anno fa arriva oggi alla fine. Quel portone che varcammo la prima volta con un cosetto non deambulante e non parlante da stasera sarà per tutta l'altrafamiglia l'accesso di CASA.

Mi ricordo la prima volta che vedemmo l'appartamento: buio, sgangherato, vecchio, poco amato, poco vissuto, pieno di mobili di 50 anni fa e di cianfrusaglie - inclusa una collezione di barattoli da chilo di olive... vuoti! Pensavamo che fosse troppo piccolo, finchè non scoprimmo quel corridoietto assurdo che portava a un'altra stanza, e un altro bagno.

Le riflessioni, l'indecisione per la ferrovia così vicina, la voglia di stare proprio li a un passo dal mare. Eppure sistemandolo... buttando giù questo, allargando quello...

Oggi il corridoietto assurdo, così come lo sgabuzzino triangolare (ancora più assurdo) non ci sono più. C'è una zona giorno di 33mq, molti dei quali occupati dalla cucina più spaziosa che siamo riusciti a trovare.
Ci sono tre camere da letto. La nostra, quella del cosetto che non ne ha mai avuta una, e la "stanza delle necessita" (cit. Reganisso) che magari quando ci decideremo diventerà la camera di Viola (o Violo se nasce maschio, perchè non abbiamo altri nomi maschili in programma!!!)

C'è il bagno grande: quello di altropapà che se lo è meritato tutto, che però è una stanza nata sotto un segno avverso perchè ci ha fatto dannare l'anima, ogni minuto ne usciva una. E ancora è da finire.
C'è il mio bagnetto di servizio, mignon, che non ci dormo la notte a pensare dove caspita metterò il phon: però è rosso, giallo e arancione, con il lavandino verde pistacchio. E la mattina quando mi sveglierò mi darà una botta di vita. E poi è un "bagno in camera" che è il mio sogno da quando sono bambina.
Sommato al fatto che siamo a 50 metri dal mare, potrò immaginare di essere sempre in vacanza!

C'è la camera del cosetto: mezza arancione e mezza azzurra - ma non colori pastello. Quattro pareti vivaci, con un bel tappeto verde a pelo lungo perchè possa sognare di essere sull'erba, e le tende in tinta. Due aeroplanini al posto dei faretti sul soffitto, e due trenini arancioni a fare da tappi al bastone della tenda.

C'è una tv superbellissima, gigante, scovata in un'oziosa offerta di Agosto quando nessuno compra elettrodomestici perchè tutti sono in vacanza. Non vedo l'ora di vedere la reazione del cosetto quando gli metterò Peppa Pig, che è abituato a vedere su un 23 pollici. Questa è grande più del doppio... gli verrà un coccolone!

Ma soprattutto ci siamo noi "altri". Perchè questa è la casa che, incrociando le dita, rimarrà la nostra dimora per lunghi anni a venire.

E quindi oggi inizia un gran bel viaggio, tutto nuovo.

PS Ho traslocato, ma non ho la più pallida idea di dove ho messo le cose. Tipo, se mi chiedete "dov'è la pasta?" io faccio questa faccia qui :-|
Degli interrutori per le luci non parliamone neanche: ce n'è uno in zona giorno da 7 posti che mi fa venire l'ansia solo a guardarlo!
Mi dovrò disegnare un paio di mappe....

lunedì 20 agosto 2012

Padroni incontrastati

Quanto mi piace la città in questo periodo. Quando non c'è nessuno, ma proprio nessunonessuno in giro.
E per fare in macchina il "solito" tragitto da mezz'ora ci vogliono 10 minuti scarsi perchè anche i semafori se ne stanno pigramente sul verde.

Essì, siamo rimasti qui. Complice il trasloco incombente (dopodomani portano i mobili, mammamia che ansia!!!) che non ci ha permesso di programmare nemmeno un week-end di vacanza, ci godiamo lunghe mattinate alla piscina comunale semideserta, con il parcheggio vicino sempre libero e non a pagamento.

Il cosetto ha imparato a fare i tuffi, soprattutto il "tuttto cujo" (tuffo di culo) che poi sarebbe la bomba e gli piace da morire.
Ogni tanto annega in mezzo metro d'acqua e suo padre, i cui riflessi non vengono rintronati dal sole come i miei, lo salva, lo asciuga, gli da un po' di the freddo dal biberon e lo ributta in acqua all'eccitato grido di "pusssssssss" (pluf!!!)

Ormai parla come un grande, o almeno ne è convinto. Tra le sue perle si annoverano:

PINKITTA: capolinea
PITTìA: piselli
APPABA': a papà
PEPAJA: pesce palla (perchè la sintesi è una virtù, e perchè sprecare lettere quando di due parole se ne può fare una?)
MMMMMANTE: pesante

 E tra qualche giorno avrà anche una cameretta tutta sua. Riusciremo a estrometterlo finalmente dal lettone e a farci una notte di sonno lontano dal bordo del letto?


lunedì 30 luglio 2012

Ciao Manuel

Non so cosa sia successo di preciso, ma dal 3 Agosto avrebbe dovuto esserci un Manuel in più al mondo.

Ma non ci sarà.

Ho il vuoto dentro da quando l'ho saputo. Ci sono una mamma, un papà, una sorella e un fratello che ce l'hanno ancora più di me.


lunedì 2 luglio 2012

Datténnò

L'evoluzione linguistica del cosetto negli ultimi quattro mesi è stata... beh, direi che "spaventosa" forse è il termine più calxante.

Un affarino di tredici chili che manco riesce ad alzarsi in piedi da solo, che non ha idea di cosa sia il gattonare e che si  annega se cerchi di farlo bere da qualcosa di diverso da un biberon ora fa dei discorsi di alta filosofia.

Qualche esempio:

"Mannanna, no... cucco!" - non voglio la banana, voglio il succo. 
Che sembrerebbe anche normale, ma questo è il saluto al nonno Vitto. Ormai è uno scherzo tra loro, quando lo vede, lo saluta così.

"Piiisssa, pissssssa, piiiiisssssaaaa. piiisssaa, PISSSSSSA, PIIIIISSSA... sdeng sdeng sdeng... PIIIISSA, PISSAAAAAA, PIIIIIISSSAAAAAA!" - gradirei un pezzetto di quella pizza che hai appena portato e che devi ancora tagliare e far raffreddare, visto che il formaggio è incandescente. Con comodo, quando sei pronta tu, sono pronto io (intervallato da sonori pugni sul piano del seggiolone)


"Etttto - mmaje - Akkkaaaaaa!!" - cari genitori, mi portereste al mare a fare un bagnetto nell'acqua perfavore? (mentre si dimena come un'anguilla)

"Auuuubuuuuto... bu. Noooo...ehehehe... dajo" - l'autobus è blu. No, scherzavo, è giallo!

"Pissssiiiii - uno, due, te, kakko, kinko, teee, teeee, nobe, untitchi, tentitei..." - uuu, sulla bosa frigo ci sono i pesci: uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, nove, undici, trentasei - disponibile anche nella variante in inglese con i numeri fino a otto.

"Pumpi, aubùto, gù, mommmmmo, appe, atto, kakki" - vi abbiamo offerto l'interpretazione cosetta dei mezzi cittadini - pompieri, autobus, gru, moto, ape, un altro, taxi

E poi, il pezzo forte.
Gli abbiamo insegnato a dire "grazie". A parte che ci abbiamo messo due mesi a fargli capire come funzionava, perchè all'inizio gli davamo le cose e gli dicevamo "GRAZIE!", così lui aveva capito che si dicesse quando porgeva qualcosa a qualcuno... ma vabbè.

Ora che ha compreso il meccanismo quando gli dai qualcosa, o vuole che tu gli tenga qualcosa, c'è la parolina mangica

DATTENNO'!

che in linguaggio cosetto vuol dire, appunto, grazie.

E io che ero preoccupata di non capirlo quando avesse iniziato a parlare...

lunedì 18 giugno 2012

altrocosetto

Che poi, c'era da aspettarselo. In fondo, noi mica siamo gente ordinaria!

La sesta malattia ha imperversato tutta la scorsa settimana. Dopo i 40 di febbre che non scendevano nemmeno a picconate, pensavamo di aver finito il calvario.

Poveri "altri" illusi.

Perchè l'esantema della sesta malattia, che esce appunto al termine di questi tre giorni di febbrone, di solito non prude. E' uno sfogo e basta. Bisogna solo stare attenti a non portarlo al caldo e al sole (facile, nel PRIMO week end decente dalla scorsa estate!!!).

Salvo in rari casi. Indovinate chi è il raro caso?

Il povero pinolo aveva brigole persino sotto i capelli, e si grattava di continuo. Dopo svariati bagni nell'amido, nubi di talco mentolato e abbondati dosi di crema omeopatica, anche la pediatra si è arresa all'antistaminico per bocca.

Non potete capire, ci stavamo già pregustando notti su notti di sonno ininterrotto: drogare il cosetto col beneplacito della dottoressa sembrava troppo bello per essere vero.

Infatti. La prima cattiva notizia era sul fronte del bugiardino: "questo nuovo tipo di antistaminici riduce notevolmente l'effetto collaterale della sonnolenza". Eh ma no!!!

Ma il peggio l'ho trovato sul retro: "in rarissimi casi si può avere un effetto paradossale di ipereccitabilità".

Indovinate chi è il raro caso?

Sabato notte altropapà, all'ennesimo risveglio piagnucolante dopo 15 minuti di sonno agitato, voleva buttarsi giù dalla finestra. peccato che l'appartamento temporaneo sia al piano terra, e abbia le grate alle finestre.
Neanche questa estrema consolazione!!!

In ogni caso, oggi lo sciaguato brigoloso sta meglio, lo portiamo dalla pediatra per vedere che sia passato tutto come doveva, e poi si torna all'asilo, che in questi giorni chiadeva semrpe dei suoi amichetti (leggi: associazione a delinquere) e della sua maestra preferita (leggi: futura santa nuora). 

Per dare un senso utile a questo post il decorso della sesta malattia, quasi da manuale, è stato così:

MARTEDI: febbre a 38 in rapida ascesa
MERCOLEDI: febbre a 39-40 che non scendeva nemmeno con gli antipiretici. tachipirina ogni 4 ore, lui inappetente ma lo facevamo bere molto, che comunque aveva molta sete. Sonno catatonico ma agitato, ha girato per casa in maglietta a maniche corte a gambe nude, che era caldissimo, così almeno si rinfrescava.
GIOVEDI: febbre 38,5, sempre lasciato poco coperto, hanno iniziato a comparire alcune brigoline sottopelle
VENERDI: esantema partito da un paio di brigoline sul petto, quelle sottopelle sono emerse. Febbre 37,6
SABATO: Sfebbrato e brigolosissimo ovunque, l'abbiamo portato fuori perchè con la comparsa dell'esantema non era più infettivo. Curato il prurito con antistamicio Cerchio, talco mentolato e pomata omeopatica.
DOMENICA: l'esantema inizia a ridursi partendo dall'alto, scompare dalla fronte, scende verso l'ombelico. Dalla sera prude meno.


giovedì 14 giugno 2012

Ridere (ovvero: sono una mamma criminale)

Il coso qui, quello basso, ha 40 di febbre.

Tutto normale mi dicono. Sarà esantematica.

A me per il momento sembra che, mentre noi non ci siamo, le nonne gli passino sottobanco dei cannoni di "roba buona". Altro che tachipirina. Torno a casa e ha due occhi pesti che nemmeno Bob Marley alla fine di un rave party.

Ma la cosa più fantastica di tutte è che, con la febbre altissima, nel sonno delira.

Ora, provate a immaginarvi i deliri di uno la cui frase più complessa è "Mamma, ttooonta" (trad. Mamma, ne voglio ancora di questa cosa che stavo mangiando/bevendo, perchè sono un pozzo senza fondo!)

Stanotte, verso l'una (credo, ma non ci ho guardato) è partito con la seguente sequenza:

"Aùbùto, babauuuu, poiiiio, pisssa, monnenne, pigghypiggghy, atttto, duiiiiii, taaanti, bakka, tatauuu, bimmmmbo, Daaaaando, mapppappààà"
(Trad. autobus, cane, pollo, pizza, pomodoro (ma anche limone e melone), piggy il maiale di pelouche, un altro, due, tanti, barca, ciaociao,  bimbo, Alessandro, mammaepapà)

E niente, morivo dal ridere. Nel letto un'anguilla tropicale saltellante e puzzolente (che con la febbre si suda, e non potete capire i suoi piedi cosa fossero!!!), con 'sto cuoricino che andava all'impazzata e la temperatura di una stufa a gas, il papà semisveglio e semi-no, e io che trattenevo le risate  a stento per non svegliare entrambi.

Stasera sembra andare meglio, ha ripreso a mangiare come un trogolo dopo quasi due giorni di digiuno salvo un po' di latte ogni tanto. E quello è un bell'indicatore della salute di questo pozzo senza fondo che abbiam in casa. Infatti la febbre è scesa a un più "normale" 38°.

Ora aspettiamo solo che si manifesti l'esantema per capire se è quinta o sesta malattia.

Tutta 'sta fatica, almeno chiamiamola col suo nome!!

mercoledì 30 maggio 2012

La neve se ne frega

L'ho riletto, per la seconda volta dopo molti anni.

La prima volta non l'avevo amato granchè. Queste storie un po' Orwelliane non mi entusiasmano moltissimo.

Poi a Natale l'hanno regalato ad altropapà, e - in questi giorni in cui la mia amata biblioteca è in letargo nei cartoni - mi è ricapitato tra le mani.

Come una drogata che mette le mani su una dose, mi sono divorata tutte le pagine, parola per parola. E, stavolta, l'ho amato alla follia.

Perchè ho cambiato idea? Perchè in tutti questi anni in cui aveva fato la polvere negli angoli bui dei miei ricordi, io sono diventata altramamma. E questo libro mi ha parlato per tutte le sue centoequalcosa pagine.

Il concetto di per se non è particolarmente originale, ma il Liga ha aggiunto il suo tocco da maestro con pennellate poetiche e mai banali. E con quel suo stile un po' provinciale e un po' rock che arriva dritto alla bocca dello stomaco.

Auryn, mi rivolgo direttamente a te. Se non l'hai letto, fallo. Potrebbe far male, ma parla ai genitori come l'Ave Maria di de Andrè quando dice "femmina un giorno e poi madre per sempre".

Lo consiglio? Si e no. A chi ama Orwell, o Bradbury sicuramente potrebbe piacere, ma suonare un po' "già sentito".
A chi è genitore, e magari ha sofferto poco o tanto per diventarlo, si. Tutta la vita. Leggetelo, e ditemi se non ci vedere un po' di voi.

lunedì 28 maggio 2012

In altre faccende affaccendati

E in quanto famiglia di "altri"... beh, ci sta!!!

No, seriamente: abbiamo traslocato. Ma non nella casa definitiva, sarebbe stato troppo facile, banale... quasi normale.

No, un pezzo di casa è finito in un box dall'altra parte della citta: la lista include la camera da letto al completo, quasi tutta la libreria, svariati cartoni di libri (sigh... i mieiiii tesssssssori), il mac fisso di casa, metà della mia scorta di creme idratanti che non userò mai e  - sospetto  fortemente - un mazzo di chiavi della macchina che non riusciamo più a trovare.

Qui pinolo ci cova.

Adorava i cartoni, se non ci fossimo stati attenti l'avremmo chiuso dentro a uno scatolo e l'avremmo ritrovato tra un paio di mesi!

Alcuni generi di prima necessità ce li siamo portati dietro in un appartamento : il lettino e il fasciatoio, la stufetta spara aria calda, la divisa della squadra di pallavolo, due cuscini e qualche asciugamano.
Si, forse la nostra idea di "generi di prima necessità" è un filino distorta visto che NON ci siamo portati dietro: piatti, bicchieri, posate, tovaglioli, tazze e tazzine, coperte. Qualche sparuta padella l'ho acchiappata al volo.

Lo so, sono l'anticasalinga. Firmo autografi su richiesta!!!

Il resto della casa è finito nell'abitazione dei miei, ormai dichiarata territorio occupato e in quanto tale invasa da diverse tonnellate di cianfrusaglie che - incredibilmente - in casa stavano tutte nell'ultimo cassetto della cucina.
Ecco, quel cassetto li non bisognerebbe mai aprirlo. Perchè si è trasfigurato in 4 o 5 borsoni della spesa di ammenicoli inutili, ma che non si buttano via perchè "potrebbero sempre servire"

Anticasalinga e vecchina accumula-cose. Sto precipitando nel baratro!

In tutto questo casa nuova, quella vera, sta iniziando ad assumere la forma di... un polipo. Hanno messo le canaline della corrente, ci sono tubicini blu che corrono ovunque e - sospetto - di notte prendono vita e fanno dei rave party a nostra insaputa, con la complicità di una piccola betoniera piazzata nel luogo esatto dove dovrebbe finire il divano, se mai i lavori finiranno.

On the bright side abbiamo scelto cucina, tavolo e mobile del bagno di altropapà. 'na botta al conto in banca che fa paura solo a vederli tutti quegli zeri messi uno in fila all'altro. Quasi un anno di stipendi.
Per una che se ha 20€ in contanti nel portafogli fa di tutto per non cambiarli, altrimenti poi "si spendono troppo facilmente" è un potenziale infarto. Ma sopravviveremo, spero!


Insomma quanto sopra per annunciare, nuovamente, un ritorno alle "altre" cronache, ora che abbiamo finito di trasportare mobili & affini per mezza città.

Stay tuned!

lunedì 30 aprile 2012

Son soddisfazioni

Continua l'avventura di mettere in piedi la casa nuova: ora come ora è sventrata, scannata e piena di sabbia e calce.
Hanno demolito le pareti interne che dovevano essere tirate giù, così finalmente per la prima volta siamo riusciti a vedere per intero quella che sarà la nostra zona giorno: 33mq di luce, 3 finestre. Non vediamo l'ora che sia finita.

Ma ovviamente non ci vogliono 3 giorni. Quindi nel frattempo stiamo traslocando la nostra casetta in un box di proprietà di mio papà, e per questi mesi andremo in un appartamentino in affitto nel levante genovese.

Il povero pinolo cambierà tre case in tre mesi.

A proposito di "povero pinolo". Sabato abbiamo portato la nonna (mia mamma) a vedere l'appartamento, che non aveva ancora visitato.
Lui l'ha presa per mano, l'ha trascinata in quella che sarà camera sua, si è  piazzato nel mezzo e, con aria soddisfatta ha esclamato "Dando!" (Alessandro ndr)

E poi uno pensa che sia piccolino e non capisca. Altrochè, questo ha già stabilito il suo dominio!!!

Nel frattempo la galoppata inarrestabile della squadra di pallavolo... si è arrestata. Due partite, due miseri punticini.
Reganisso ed io siamo a un livello di giramento di scatole mai toccato prima. Prossima partita mercoledi, non scrivo nulla per scaramanzia, ma il motto è "VITTORIA O MORTE!".

Stay tuned!

domenica 8 aprile 2012

Raro momento

In un raro momento di solitudine e tranquillità in casa (ho spedito gli uomini - quello alto e quello basso - ai giardinetti), ne approfitto per farmi una lunga doccia con annessa depilazione certosina, e per augurare a tutti

BUONA PASQUA!!!

Finalmente posso annunciarlo: noi nell'uovo abbiamo "trovato" la nostra casa nuova, acquistata ufficialmente lunedi e già in mano all'impresa che ci fa i lavori, perchè è tutta da rivedere. Data prevista per la consegna: fine Luglio, salvo complicazioni.

Cresciuta la famiglia, cresce il nido...

A presto aggiornamenti sull'andamento dei lavori e materiali... ce ne sono delle belle!!!

lunedì 2 aprile 2012

Tanti auguri Aletuo!!!

E anche l'altro Ale, figlio di Reganisso e futuro compagno di squadra (e di campionati giovanili ad anni alterni) diventa UNENNE!!!

Tanti Auguriiiiiii!!!

lunedì 26 marzo 2012

Uno di famiglia

Sabato notte è mancato un giocatore di pallavolo.

Si chiamava Vigor Bovolenta, aveva l'età di altropapà. Aveva una moglie, pallavolista pure lei, e quattro figli: il più grande sette anni, le piu piccole uno.

Stava giocando, è andato in battuta ma non è mai riuscito a far volare quella palla oltre la rete. Si è sentito girare la testa, ha chiesto il cambio, si è diretto verso la panchina stringendosi il fianco sinistro e si è accasciato in mezzo al campo, privo di sensi. E non ce l'ha fatta.

Tretasette anni. Di cui ventuno spesi lavorando sodo sottorete.
Uno in particolare, quando aveva ventidue anni, ad Atlanta. Era il 1996, si prese una gomitata scendendo da muro che gli ruppe il setto nasale. Due partite dopo era in campo, con una maschera protettiva prestata da un cestista della nazionale.

In formazione era vicino a Bernardi.

Questi ragazzi che se ne vanno così mi sconvolgono sempre, ma stavolta sono proprio intorpidita. Non che i Simoncelli & co. mi avessero lasciata indifferente, ma lui era un pallavolista.
Per quelli come noi che hanno respirato aria e ginocchiere dall'età di sei anni era uno di famiglia. Perchè se sei pallavolista davvero fai parte di un mondo agonistico tutto particolare, che non ti fa vedere i grandi campioni come se fossero in vetrina, ma te li avvicina come se potessi essere proprio li, a ricevere le loro battute e murare i loro attacchi.

Quindi ciao Bovo, sono contenta che tu non abbia avuto il tempo di renderti conto di cosa stava succedendo durante quel maledetto terzo set. Mi spiace solo non aver avuto partita questo week end, per poter osservare quel minuto di silenzio e inviarti un ennesimo pensiero direttamente da quel campo che amavi così tanto. 

sabato 24 marzo 2012

Filiale amarezza e pari opportunità

Niente, è un periodino di quelli li che quando ci sei in mezzo continui a ripeterti "passerà, passerà, passerà".

Con mia mamma è una guerra psicologica continua.

NON approva che sia tornata a lavorare
NON approva che sia full time
NON approva che, ora che lavoro, vada anche ad allenarmi
NON approva che "il bambino venga sballottato di qua e di la"

E non è che, dopo una serie di litigate cosmiche a febbraio (al termine delle quali si è sempre scusata lei, perchè io non ero in torto), si sia rassegnata alle decisioni di una figlia trentatreenne, madre di famiglia e che ha sostanzialmente contribuito a crescere.
Cioè, nella pratica si è rassegnata, e mi tiene anche Ale due volte la settimana tra l'asilo e la mia uscita dall'ufficio. Però non perde occasione per dimostrarmi velatamente la sua superiore disapprovazione.

Esempio: ieri sera ho commesso l'imperdonabile gesto di andare in palestra, tra l'altro arrivando mezz'ora in ritardo per problemi organizzativi. Quindi sono stata un'oretta in tutto.
Stamattina l'ho chiamata per sapere se voleva venire a fare un giretto con noi, la sua risposta:

"Ma tu in casa non ci stai mai? Cioè tutto piuttosto che stare in casa. Ma non hai da sistemare, pulire..."

Ora, oggi c'è il sole. Il cosetto sta all'asilo tutta la settimana, senza di me. Nelle mie priorità evidentemente deviate preferisco uscire con mio figlio e lasciare la roba da stendere, piuttosto che tenerlo in 50mq mentre io faccio i mestieri di casa. Pulirò quando dorme, o magari no perchè farò altro. Non è che vivo in un letamaio (anche perchè altropapà è un sant'uomo!!!)

Intendiamoci, io sono serena. Il mio lavoro mi piace molto, mi trovo bene, e miracolosamente il full time non mi pesa. Sono molto più serena di un mese fa.

Però... è mia mamma. E io sono insicura fin nelle mutande, che poi è una cosa che mi da fastidio e la combatto oggni minuto di ogni giorno.

E quindi, per riassumere... passerà, spero. Oppure imparerò a non farmi ferire da battutine, commenti e mezze provocazioni. Le voglio troppo bene per rispondere con la stessa moneta, ma devo volerne un po' di più a me stessa, altrimenti alla lunga la situazione rischia di diventare pesantemente logorante.

Intanto vado avanti bella decisa per la mia strada costellata di punti interrogativi che non riesco a fare a meno di crearmi.

Ah, in tutto questo non c'è stato nemmeno un accenno di disapprovazione per il fatto che altropapà, oltre ad aver lavorato sempre anche quando il cosetto era minuscolo (e ci mancherebbe) ha allenato e continua ad allenare. Anzi, c'è dell'entusiasmo, cose tipo "Eh si, fa bene, così si prende un po di tempo per lui".

Sarà che tra noi "altri" le figure di mamma e papà sono uguali e intercambiabili (almeno dal momento in cui Ale ha smesso di essere tetta-dipendente), sarà che ci consideriamo prima e soprattutto genitori con pari diritti e doveri... sarà che ho sposato un uomo unico e irripetibile e me lo tengo stretto, ma tra le altre cose questa aperta discriminazione non mi va giù per niente!

domenica 11 marzo 2012

Vocabol(v)ario 2 - il ritorno

Da quando il cosetto  si è sbloccato e ha iniziato a camminare la strada per nuove conquiste sembra tutta in discesa.

Nel giro di due settimane ha iniziato ad arrampicarsi, correre, nascondere le cose, infilare qualunque cosa nel water, rubare le mutande di suo padre e... parlare.

Eh si, ora oltre a mamma (che usa per chiamare me 1 volta su 5, il più delle volte vuol dire "ho fame, qualcuno mi lanci qualcosa in bocca!"), dice anche:

- papà : papà, scarpe, cibo, oradipranzo
- nennne: nonno, nonna, nonni
- pii piiiiiiiii: pidipi, uno dei gatti dei miei
- tittiiiiiii: un uccellino di legno con le ruote che porta in giro con un bastone
- baaaabaaaaaaaaa: banana
- peppapì: peppa pig, un cartone di rai yoyo
- tetttteeeeeteeeeeeee: settete (di cucù-settete!)

Ma la più bella è:

daaannnnnnnnn

suono onomatopeico che indica qualunque cosa suoni, trilli, esploda o rimbombi. Le campane, il timer del forno, il cellulare, il telefono di casa, il campanello, il coperchio della pentola che cade.

Insomma, oltre al frastuono c'è anche il cosetto che mi fa notare che c'è qualcosa che fa rumore, casomai non me ne fossi accorta da sola.

E' avanti lui...

martedì 6 marzo 2012

Updates


Lo so, manco da una vita intera.
Febbraio è stato un mese strano, costellato di malattie, attese, notizie, speranze deluse, altre notizie e casini inimmaginabili.

Ma forse in parte ne siamo fuori.

Punto primo: l’esperimento di social convincing ha funzionato alla grandissima! Quindi tanti tanti tanti  pensieri positivi a Chiara ed Ely (e anche a Reganisso, che non ha commentato ma lo so che faceva il tifo) per tutto il mese di Marzo. Giocate al superenalotto, io faccio i miei riti propiziatori dalla mia nuova scrivania!!!
Crepi l’avarizia, tanti pensieri positivi a tutti i lettori del blog, che lo so che da qualche parte il tifo lo facevate anche voi!!!

Una piccola nota di colore: l’esperimento di social convincing ha funzionato talmente bene che quando durante il mio PRIMO GIORNO DI LAVORO – IN TRASFERTA A TORINO PER LA FORMAZIONE – è saltato fuori che non ero iscritta nelle liste di mobilità (e li ho sfiorato la catastrofe) il capo che era di fronte a me ha detto “noi assumiamo la persona, non lo sconto”.

Io.Lo.Amo.

Dopo un decennio abbondante di un implicito “toh, cuccati ‘sta elemosina di stipendio che ti elargisco con magnanimità anche se non te lo meriti pur facendoti il mazzo dodici ore al giorno senza che ti paghiamo gli straordinari”, quelle poche parole sono state come una doccia tiepida di acqua di viole.
Ti fa venire voglia di fare bene, no? Al di la del fatto che comunque per onestà professionale non è che me ne starei a scaldare la sedia, è bello per una volta avere una motivazione esterna per dare il massimo, e non solo la coscienza personale.

Detto questo rimando a prossimo post la descrizione in dettaglio del lavoro in se, che comunque mi sta piacendo un sacco!

Il cosetto sta bene, si è ripreso dopo una brutta tracheite con febbre, e una senza febbre. Nel frattempo sia io che altropapà siamo caduti vittime dell’influenza di stomaco: a me è passata in 24 ore, con lui ci ha messo un po’ di più e siamo stati davvero male. 
Il processo ha incluso una notte di esilio mia e del cosetto a casa dei miei per evitare il contagio (suo), ma abbiamo il fondato sospetto che sia comunque stato protetto dal vaccino antirotavirus fato nei primi 6 mesi di vita. I 40€ meglio investiti della storia!!!

Ci sono altre cose ancora in sospeso, che continuo a non scrivere per non tirarmi addosso la sfiga che ultimamente sa fin troppo bene dove stiamo di casa!

Sono tornataaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!

lunedì 20 febbraio 2012

Non sono scomparsa...

... ma stanno succedendo molte cose, non tutte positive (anzi, quasi nessuna), e molte sono in sospeso.

Quando mi metto davanti alla tastiera a cercare di scrivere della nostra vita ho paura di gufarmela da sola.

Quindi mantengo un certo silenzio stampa, più che altro per evitare di scrivere baggiannate inventate.

A presto! Torniamo eh...

giovedì 2 febbraio 2012

Hovintoqualcheccosa?

Nell'attesa spasmodica di sapere se l'azienda dei due post precedenti abbia preso o meno la saggia decisione di assumermi pongo una domanda ai miei fidi lettori:

il contatto con l'azienda di cui sopra è avvenuto tramite interinale, anche se alla fine l'assuzione sarebbe diretta in azienda. Essendo rimaste in due sarà cura dell'interinale avvertire chi è stato assunto? E avvertiranno anche l'altra?


Bene, mentre vi lascio a elucubrare o scavare nelle vostre passate esperienze (e mi rodo nell'attesa di sapere qualcosa), vi annuncio che grazie a mammaEly sono fieramente la vincitrice di un premio!

A questo punto vorrei ringraziare tutti quelli che hanno sempre creduto in noi, mio marito e i miei genitori, il mio bambino meraviglioso a cui dedico questa statuet... ah, non sono gli Oscar? Oh belin, devo aver fatto confusione con i discorsi di accettazione!

Vabbè, a parte le banali scemenze, ne vado davvero fiera. Un premio per una blogger, dato dai blogger è doppiamente prezioso, perchè viene attribuito tra "simili".

Detto questo per accettarlo dovrei scrivere 8 cose di me, e premiare altri 15 blog. Ho visto che i blog a cui darei il premio sono già stati nominati, quindi per evitare doppioni vi invito a dare un'occhiata alla selezionatissima lista di link presente nella colonna di sinistra, e a perdere qualche minuto per visitare quelli che ritengo siano alcuni tra i blog più arguti della rete.

In quanto alla restante incombenza, eccoci qua:

1) Ho paura del buio. Paurissima, da quando sono piccolina. Roba da isteria di massa. Non è tanto per il buio in se, ma perchè la mia fervidissima immaginazione mi fa vedere cose che non ci sono: cadaveri al volante delle auto, cani neri (e io non ho paura dei cani!) pronti ad azzannarmi, fantasmi di persone barbaramente trucidate qualche decennio fa proprio nella mia camera da letto. Lo so, mi servirebbe un buono psicanalista, oltre che una sonora mazzata nei denti!

2) Adoro Ligabue. Non nel senso "mammamiaquantoèfigo" (anche perchè non è che mi piaccia più di tanto, è bassetto), ma per la sua musica e per il modo in cui esprime i concetti. Si, è sempre tutta uguale a se stessa (come lo è quella di Vasco, o come lo erano i Queen) ma trovo qualcosa di rassicurante nel riconoscere il suo stile dai primi tre accordi, e sapere che per i successivi tre minuti avrò la stessa sensazione di una cioccolata calda mentre fuori nevica, o del profumo di sole delle mattine estive. E poi il modo in cui dice le cose mi arriva diretto come una freccia: le sue metafore mi parlano come se prendessero vita davanti ai miei occhi. E' soggettivo, a me le sue canzoni parlano davvero

3) Ricollegandomi al punto 2, la mia canzone preferita di Ligabue è "Chissà se in cielo passano gli who?", ultimo track dell'album "Fuori come va?". Non è mai stata un singolo, quindi non è molto popolare, ma c'è un verso "a chi decide di ammazzare il tempo, e invece il tempo servirebbe vivo" che per me è un vero e proprio monito di vita.

4) La mia canzone preferita in assoluto è November Rain dei Guns'n'Roses, un po' perchè è legata a ricordi stupendi dell'adolescenza, un po' perchè concordo con il testo, pur essendo troppo pessimista per i miei gusti, un po' perchè la voce di Axl Rose è la voce di Axl Rose e come si fa a non avere i brividi?

5) Il mio libro preferito, da quando ho 12 anni, è Cime Tempestose. Banalmente, come dichiaravano quasi tutte le eroine dei romanzi vittoriani, lo rileggo ogni anno, e ogni volta ci trovo qualcosa di diverso. Poi di solito leggo fantasy o techno thriller, non sono una da libri romantici, ma Wuthering Heights sprigiona una passione tale che secondo me fa bene, ogni tanto, immergercisi dentro fino al collo

6) Mi da fastidio da morire chi scrive male in italiano. Chi non azzecca i congiuntivi o i condizionali, chi usa i verbi intransitivi in maniera transitiva, chi butta li avverbi, preposizioni e punteggiatura ad minchiam. Soprattutto se questo avviene negli articoli di giornale o nei libri. (Poi parlo io, che spesso metto dei post così pieni di errori di ortografia da mettersi le mani nei capelli, ma li è incapacità di digitare decentemente su una tastiera, lo ammetto!) Invece non mi danno troppo fastidio le parolacce, se sono usate con intelligenza (es Littizzetto)

7) So di essere una persona creativa, più che altro per questa specie di "groppo" che mi sento dentro e che si allevia un po' quando mi lascio libera di inventare. So anche che non ho ancora trovato lo sfogo giusto per questa creatività. Io disegno, ma non ne ho mai avuto il talento, la mia capacità è puramente tecnica e, appunto, creativa. Non so cantare (faccio pena), forse saprei recitare se ci provassi sul serio. Di ballare non se ne parla. Si accettano suggerimenti!

8) Sono pigrissima. Tremendamente pigra. Il mio massimo è stare sul divano con una coperta di pile - oppure in canotta e mutande, a seconda della stagione - con un libro in mano. Alla faccia della creatività di prima!

9) Ne aggiungo una nona, se non lo avete capito... sono una felice e contorta massa di contraddizioni (gemelli ascendente gemelli, per chi se ne intende di astrologia), ma ormai ho imparato a convivere con i miei opposti e ad apprezzare quello che sono... la maggior parte del tempo!

Stay tuned... e continuate a recitare il mantra, eh!!!

lunedì 30 gennaio 2012

In finale

Sono in "finale"... io e un'altra ragazza, decideranno entro metà settimana e mi faranno sapere.

L'esperimento (vedi post precedente) continua... la formula magica è sempre la stessa, facciamogli il lavaggio del cervello a distanza!!!

:-)

venerdì 27 gennaio 2012

Il primo esperimento di social convincing

Ebbene si, mi calo nelle vesti di web pioniera.


ANTEFATTO: sto cercando lavoro, tra meno di due mesi l'inps staccherò la spina e uno stipendio in più ci vuole per non annaspare in continuazione, soprattutto guardando al futuro.
Cercavo un part-time, le interinali mi hanno riso in faccia con malcelata pietà. Così ho detto che avrei considerato un full time, ma solo se si fosse trattato una ditta futuribile, tipo una banca.


FATTO: lunedi ho fatto un colloquio nella ditta X (ci tengono molto alla discrezione, comunque è un nome famoso nel suo ambiente, ma non popolare). Gli serve qualcuno che mandi avanti l'ufficio fondamentalmente, e che organizzi degli eventi saltuari. E' un gran bel lavoro, in un gran bel posto. Mi permetterebbe di lavorare "con calma", non nel senso che mi siedo li e non faccio un tubo, ma sarebbe ampiamente nelle mie possibilità e competenze, quindi non sempre sul filo di lama come nei miei precedenti impieghi.

Cercano qualcuno a tempo indeterminato.

La ditta X non è una banca, ma ci si avvicina molto. Ci lavora gente che non puoi presentarti al lavoro scarmigliata, struccata e in jeans. E tutto sommato mi farebbe piacere, dopo millemila anni, dovermi curare un po' di più per contratto.

Lo stipendio, per una volta, sarebbe commisurato a quello che devo fare.

Oggi mi hanno richiamata che vogliono rivedermi lunedi mattina alle 10

ESPERIMENTO: ora mi rivolgo a voi, lettori manifesti o occulti di questo blog. Lancio questo esperimento: lunedi mattina alle dalle 10 alle 10:30, almeno una volta, ripetete questa formula magica:

"O capo del personale della ditta X che stai ai piani alti, assumila! E' una brava figliola!"

Se funzionerà, prometto tonnellate di pensieri buoni verso tutti coloro che lasceranno nei commenti di questo post l' intenzione di partecipare all'esperimento, e una fetta equa del nobel per la scienza che potrebbe arrivare se la cosa andasse a buon fine!

mercoledì 25 gennaio 2012

A me, mi pare 'na...

Da quando la mia ditta ha chiuso, l'inps mi passa un'indennità di mobilità. Niente di eclatante, ma con i tempi che corrono sono davvero fortunata a non essere con il fondoschiena a bagno.

Detto questo, per percepire l'indennità per tutto il periodo previsto (12 mesi, quasi finiti) devo obbigatoriamente "spenderne" una percentuale frequentando dei corsi organizzati per conto della provincia.

A Giugno/Luglio/Agosto ho fatto 90 ore di spagnolo, 3 ore 4 sere la settimana. Arrivavo di corsa dopo la poppata delle 6, uscivo con la maglietta macchiata di latte per la poppata delle 10. Però era una vita che volevo imparare lo spagnolo, mi ha anche fatto piacere, a parte i ritmi forsennati. E fin qui tutto bene.

Poi c'è stata la pausa estiva. E improvvisamente i tempi in cui "consumare" il mio credito formativo sono sembrati molto più corti, visti dal versante autunnale dell'anno.
E' iniziato il terrorismo ansiogeno da parte del centro per l'impiego:

Io - ho guardato a catalogo, ma non ci sono corsi che mi possono interessare a breve. Ci sarebbe fotografia, ma lo attiveranno credo tra un mese
Impiegata - vabbè, intanto magari fai altro? Inglese?
Io - ehm, lo studio da quando ho 3 anni
Impiegata - ah complimenti, allora un'altra lingua?
Io - veramente quelle che avete a catalogo le parlo tutte (ma te lo sei mai letto il mio curriculum?)
Impiegata - ah caspita. Allora vedo qui che hai fatto il grafico creativo per 10 anni. Che ne dici di un bel corso di photoshop?
Io - ... ... ...  photoshop lo conosco bene (se ho fatto il grafico creativo per 10 anni...)
Impiegata - no guarda, qualcosa devi fare. Html? Maglieria? Vetrinista? Pasticceria? Sicurezza nei cantieri? Come scrivere il curriculum? Ecco, qualcosa sull'autoimprenditoria?
Io (piuttosto alterata) - senta, chiami un attimo la segreteria per il corso di fotografia. Vediamo quando iniziano

E corso di fotografia fu. Fino alla volta scorsa. L'impiegata sudava copiosamente guardando il residuo del mio credito formativo contro i tre mesi che mi restano per consumarlo.

Impiegata - allora, la provincia ha attivato questi corsi di autoformazione, conta che devi fare almeno una 80ina di ore di questi, e puoi farli in contemporanea con altri
Io - guarda, ho visto che hanno attivato un corso di php (programmazione web dinamica). E' un po' tanto tecnico per il mio campo, ma è meglio che fare qualcosa che non c'entra niente.
Impiegata - si si, ma devi fare anche autoformazione, scegli da questo catalogo (2 pagine di word striminzitissime)
Io - scusi ma qui c'è tutta roba base. Office, inglese, marketing... c'è il corso da barman ma...
Impiegata - che ne dici di contabilità?
Io - ... urca. Contabilità? Boh, potrebbe servire come cultura generale. E vabbè facciamo contabilità.

Risultato.

Da venerdi fino al 6 marzo, 3 pomeriggi a settimana sono seduta davanti a un pc, collegato a un sito di formazione GRATUITA della regione toscana, accessibile da qualunque apparato collegato a internet. Ci sono delle schede che mi spiegano la contabilità. Non capisco un tubo. Davvero, forse ho seguito le prime 3 schede che illustravano gli obiettivi. Ora come ora sono persa nei meandri della costituzione delle società.

Non ho nessuno a cui chiedere. E' autoformazione.

Non  posso farlo da casa, magari con a fianco qualcuno che mastica la materia. Devo farlo da questa precisa scrivania, firmando entrata e uscita, come quelli in libertà vigilata.

Dopo le prime due ore di lotta contro questo sisitema ho deciso: faccio sciopero della formazione.
Ora sto aggiornando il blog. Ho in borsa un libro, e un calzino da rammendare.

Il sistema prevede dei test, ho passato i primi tre cercando le risposte su google, con punteggi altissimi. Nessuno mi controlla, posso copiare a babbo morto, alla faccia di tutte le mie prof del liceo che prima dei compiti in classe perquisivano astucci e calzini.

Che amarezza. Mi piacerebbe imparare qualcosa. E soprattutto mi piacerebbe NON buttare via 70 ore in cui potrei stare con mio figlio, o cercare lavoro, o fare una torta magari. O imparare il cinese, che ne so... ma a catalogo non c'è!!!

domenica 22 gennaio 2012

Un piccolo indizio...

Indovinate chi è la modella di questa foto?

P.S. Il favoloso asciugamano è il mio regalo di Natale. Trattasi di asciugamano in microfibra da utilizzare espressamente per la doccia post allenamenti pallavolistici (così si asciuga prima), completo di soprannome e (storico) numero di maglia, il tutto scritto col font di Harry Potter, e realizzato nei colori di Corvonero, la Casa in cui il cappello parlante ufficiale ci ha smistate entrambe.

L'apoteosi della simbologia in un metro di stoffa sintetica!

P.s. Lascio alla vostra immaginazione più sfrenata la descrizione della scenetta tra me e il commesso di decathlon quando gli ho detto cosa volevo stampare sull'asciugamano e come... No no, non ponete limiti al peggio, quando entro in quel negozio mi additano come "quella dell'asciugamano.... ahahahahaahhaa"

lunedì 16 gennaio 2012

Una nuova droga






Ho scoperto instagram!!!

Lettori e lettrici del blog, siete avvisati. D'ora in poi la mia visione della vita sarà anche corredata da immagini!

Ecco l'opera prima: "Tutto il mondo... in a BOX"


venerdì 13 gennaio 2012

Scusate il disordine...

Da un'idea di genitoricrescono.com vi invito a... scusare il mio disordine


DIDASCALIA
I piccoli spazi della zona giorno di Altramamma le hanno permesso negli anni di ideare soluzioni creative. Tutte le superifici piane sono ottime per riporre gli oggetti di uso più comune, dallo scotch alle salviettine per il bebè. Il tocco artistico viene dato dalla nuvola bianca negligentemente gettata sulla sedia, qui rappresentata dal piumino invernale (ipercoop € 14,99), in una posizione che spezza il rigore delle linee ortogonali del tavolo. Lo stesso motivo viene ripreso dal portasacchetti di plastica, adagiato sul cestone della biancheria che lascia scappare il suo contenuto come se fossero riccioli ribelli.
Sullo sfondo una nota di colore: sono i guanti di gomma color aragosta fosforescente.
La soluzione più innovativa di tutta la cucina? Tenere TUTTE le posate nello scolaposate, per evitare di dover aprire e chiudere noiosi cassetti.

domenica 8 gennaio 2012

Club privé - decalogo scemo della mamma "in"

Sono spesso stata un'outsider.

Alle elementari ero la figlia della maestra di inglese.
Alle medie ero troppo sopra le righe, volevo essere accettata a tutti  i costi e strafacevo, ero una specie di macchietta poco al di sopra di un babbuino da intrattenimento.
In terza liceo ho capito che forse fare la cretina pagava poco (credo che questa nuova consapevolezza vada sotto la voce "sta maturando... alleluja!) e mi sono creata un gruppetto di amiche sincere. Non quelle fighette che se la tiravano e si sentivano superiori. Eravamo outsider ma con una nostra dignità, e comunque ci divertivamo da morire.

Da li poi è stata in discesa, a volte ho anche fatto la parte di quella che "tutti vogliono conoscere", ovviamente esattamente nel momento in cui ho smesso di proeccuparmi di voler "entrare nel giro" a tutti i costi.

Lo so che sembrerò un'egocentrica senza speranza, ma ci sono alcune cose stupide e scontate dell'essere mamma che mi fanno sentire parte di un club esclusivo e molto invidiabile, che quando le faccio mi sento come se tutto il mondo volesse essere nei miei panni (rigorosamente in ordine sparso):


1. spingere la carrozzina/passeggino
2. acquistare un biberon
3. andare dalla pediatra per il tagliando mensile
4. girarmi se qualcuno - adulto o bambino - chiama "mamma"
5. andare a prendere Ale all'asilo e farmi aggiornare dalle maestre sui progressi della mattinata
6. lamentarmi di sonno/cacca/pappa/tette molle/peso post parto con altre mamme
7. canticchiare "e io che sono carletto l'ho fatta nel letto" in coda al supermercato
8. fingere elucubrazioni di portata astrofisica di fronte all'esposizione di pannolini
9. firmare i documenti dove c'è scritto "il genitore"
10. dal salumiere chiedere "un etto di cotto buono, tagliato sottile... sa è per mio figlio che ha 13 mesi!"

PS. poi lo so che essere mamma è ben altro eh... però queste cose non fanno sentire bene anche voi?

giovedì 5 gennaio 2012

CALVA..CCINO

Mentre scrivo sono seduta su una sedia di plastica nella sala di attesa deserta della locale ASL. In questo momento è appena entrata una donna delle pulizie con il suo carrellino. Sono strategicamente piazzata a fianco alla macchinetta che eroga i numerini per la coda, biecamente spenta per la pausa pranzo.

Come ci sono arrivata? E' una lunga e dolorosa storia.

Dobbiamo fare i vaccini dei 12 mesi, più il meningococco perchè va all'asilo. Approfittando delle vacanze decidiamo di portarlo in questo periodo che anche il papà ci può essere senza dover fare il tetris con gli appuntamenti in studio, che sarò di stomaco debole ma quando il cosetto fa i vaccini ne esco sempre uno straccio.

Insomma, ieri mattina andiamo al "solito posto", un piccolo ospedale di quartiere arrampicato in cima a una salita. Già ci facciamo guardare male dai portinai mentre sostiamo un attimo nella piazzola delle amblanze per scaricare il nano. E vabbè.

Poi io me lo accollo (11 kg e rotti) e partiamo per il corridoio. Arrivati davanti all'ambulatorio vaccini mi sento urlare dietro:
"Non ce n'è vaccini!!!"
"Ma come, avevo chiamat.."
"Non ce n'è vacciniiiiiiiiiii"
"Scusi ma mi avevano detto che eravate aper...."
"Non ce n'èèèèèèè... finiti! Riapriamo il 10!"
"Ma come il 10, e io dove lo faccio vaccinare ora?"
"In Via Archimede ce li hanno"

Via Archimede. In centro. Saranno 20km. Vabbuò proviamo, abbiamo più di un'ora... Intanto combattiamo per tenere sveglio il cosetto che la macchina gli concilia il sonno, e non possiamo svegliarlo infilzandolo.

11:20 - Via Archimede. C'è poca gente, che culo! Prendo il num... e dove sono i numeri?
"Scusi, dove sono i numeri per i vaccini?"
"Li abbiam levati che altrimenti non riusciamo a finire per le 12 (abbiam - non "abbiamo" - siamo a genova e si economizza anche sulle vocali)"
"Si ma ci sono tre persone... e poi scusi, sul foglio della Asl c'è scritto che il servizio è fino alle 12, mancano 40 minuti"
"No guardi, io fuori non ce li rimetto, che ieri abbiamo finito alle 12:15 e a me gli straordinari non li pagano"

A me non pagano manco lo stipendio visto che ho avuto un figlio e QUINDI non ho più uno straccio di prospettiva di lavoro, ma vabbè. Sto zitta, non ho voglia di farmi dei nervi.

Una veloce ricerca ci informa che nell'abulatorio Asl vicino a cas vaccinano dalle 13:30 alle 16. Bene. Facciamo mangiare il nano con calma (che non è bello nemmeno farlo digerire infilzandolo) e per le 14:30 andiamo a prenderci il numeretto. Fuori è una gloriosa gioranta di sole, dentro abbiamo 9 (nove!) persone davanti.

Eh vabbè aspettiamo.
Aspettiamo.
Aspettiamo.
Aspettiamo.
Aspettiamo.
Aspettiamo.
Aspettiamo.

Alle 15:30 l'unico ambulatorio operante è ancora occupato dallo stesso bambino. Iniziamo a chiederci se stiano vaccinando tutta la famiglia risalendo per generazioni, o se dentro ci sia un elefante, o se stiano mettendo a punto un'arma biologica.

Alle 15:30 decidiamo di andarcene: abbiamo sempre le 9 persone davanti, e rischiamo di giocarci questo pomeriggio meraviglioso di sole. Però aspettiamo per vedere chi cavolo c'era dentro.

Escono in questo modo: mamma taccododici con trucco colato e guancia arrossata, andatura disfatta e sconfitta. Bimbo settenne circa, con pantalone ascellare e moccico al naso, bianco come un cencio. Sorellina quattrenne tirata e spaesata.
Si siedono su una sedia di plastica.
Si stringono e si abbracciano.
Piangono tutti.
La sala d'attesa ammutolisce.
Un papà in fila si informa con l'infermiera se è successo qualcosa

"Ma non niente, il maschietto aveva un po' paura"

UN
PO'
PAURA

Cioè, un'ora di coda perchè un bambinone "fantozzidapiccolo" aveva paura?!?!?!? E fuori dei bimbi dai 4 mesi ai 14 anni che avevano fame/sonno/cacca/noia? E la mamma più distrutta dei figli?

NO COMMENT

Così oggi mi facciamo la posta e passiamo PER PRIMI, che non si sa mai chi ti capita in coda.

Oh, hanno attivato la macchinetta... 801. Un quarto d'ora e tocca a noi...

Ce la faranno i nostri eroi?

mercoledì 4 gennaio 2012

BENVENUTI!!!

Ciao ai vecchi e nuovi, al terzo trasferimento del blog spero di aver finalmente trovato una nuova casa ai miei vaneggiamenti telematici!!!

A presto!!!

martedì 3 gennaio 2012

Post di servizio

A causa di scocciature e incomprensioni con i template di iobloggo (sicuramente colpa mia, la tecnologia ultimamente mi schifa) e dopo essere arrivata a un punto in cui di notte i sogni li faccio in html, è altamente probabile che la prima novità del 2012 sia il trasferimento del blog verso nuova piattaforma, probabilmente wordpress visto che su blogger mi hanno già ciulato il nick.

Scusate i continui trasferimenti, questo blog è un po' vagabondo... Stay tuned...