lunedì 2 luglio 2012

Datténnò

L'evoluzione linguistica del cosetto negli ultimi quattro mesi è stata... beh, direi che "spaventosa" forse è il termine più calxante.

Un affarino di tredici chili che manco riesce ad alzarsi in piedi da solo, che non ha idea di cosa sia il gattonare e che si  annega se cerchi di farlo bere da qualcosa di diverso da un biberon ora fa dei discorsi di alta filosofia.

Qualche esempio:

"Mannanna, no... cucco!" - non voglio la banana, voglio il succo. 
Che sembrerebbe anche normale, ma questo è il saluto al nonno Vitto. Ormai è uno scherzo tra loro, quando lo vede, lo saluta così.

"Piiisssa, pissssssa, piiiiisssssaaaa. piiisssaa, PISSSSSSA, PIIIIISSSA... sdeng sdeng sdeng... PIIIISSA, PISSAAAAAA, PIIIIIISSSAAAAAA!" - gradirei un pezzetto di quella pizza che hai appena portato e che devi ancora tagliare e far raffreddare, visto che il formaggio è incandescente. Con comodo, quando sei pronta tu, sono pronto io (intervallato da sonori pugni sul piano del seggiolone)


"Etttto - mmaje - Akkkaaaaaa!!" - cari genitori, mi portereste al mare a fare un bagnetto nell'acqua perfavore? (mentre si dimena come un'anguilla)

"Auuuubuuuuto... bu. Noooo...ehehehe... dajo" - l'autobus è blu. No, scherzavo, è giallo!

"Pissssiiiii - uno, due, te, kakko, kinko, teee, teeee, nobe, untitchi, tentitei..." - uuu, sulla bosa frigo ci sono i pesci: uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, nove, undici, trentasei - disponibile anche nella variante in inglese con i numeri fino a otto.

"Pumpi, aubùto, gù, mommmmmo, appe, atto, kakki" - vi abbiamo offerto l'interpretazione cosetta dei mezzi cittadini - pompieri, autobus, gru, moto, ape, un altro, taxi

E poi, il pezzo forte.
Gli abbiamo insegnato a dire "grazie". A parte che ci abbiamo messo due mesi a fargli capire come funzionava, perchè all'inizio gli davamo le cose e gli dicevamo "GRAZIE!", così lui aveva capito che si dicesse quando porgeva qualcosa a qualcuno... ma vabbè.

Ora che ha compreso il meccanismo quando gli dai qualcosa, o vuole che tu gli tenga qualcosa, c'è la parolina mangica

DATTENNO'!

che in linguaggio cosetto vuol dire, appunto, grazie.

E io che ero preoccupata di non capirlo quando avesse iniziato a parlare...

2 commenti:

  1. ahahaha tranquilla lo capirai sempre e ti ritroverai a fare da interprete che nemmeno all'onu ^___^

    RispondiElimina
  2. Betta hai un futuro come interprete e x questa scoperta devi far un bel regalo ad Aletuo

    RispondiElimina