lunedì 30 gennaio 2012

In finale

Sono in "finale"... io e un'altra ragazza, decideranno entro metà settimana e mi faranno sapere.

L'esperimento (vedi post precedente) continua... la formula magica è sempre la stessa, facciamogli il lavaggio del cervello a distanza!!!

:-)

venerdì 27 gennaio 2012

Il primo esperimento di social convincing

Ebbene si, mi calo nelle vesti di web pioniera.


ANTEFATTO: sto cercando lavoro, tra meno di due mesi l'inps staccherò la spina e uno stipendio in più ci vuole per non annaspare in continuazione, soprattutto guardando al futuro.
Cercavo un part-time, le interinali mi hanno riso in faccia con malcelata pietà. Così ho detto che avrei considerato un full time, ma solo se si fosse trattato una ditta futuribile, tipo una banca.


FATTO: lunedi ho fatto un colloquio nella ditta X (ci tengono molto alla discrezione, comunque è un nome famoso nel suo ambiente, ma non popolare). Gli serve qualcuno che mandi avanti l'ufficio fondamentalmente, e che organizzi degli eventi saltuari. E' un gran bel lavoro, in un gran bel posto. Mi permetterebbe di lavorare "con calma", non nel senso che mi siedo li e non faccio un tubo, ma sarebbe ampiamente nelle mie possibilità e competenze, quindi non sempre sul filo di lama come nei miei precedenti impieghi.

Cercano qualcuno a tempo indeterminato.

La ditta X non è una banca, ma ci si avvicina molto. Ci lavora gente che non puoi presentarti al lavoro scarmigliata, struccata e in jeans. E tutto sommato mi farebbe piacere, dopo millemila anni, dovermi curare un po' di più per contratto.

Lo stipendio, per una volta, sarebbe commisurato a quello che devo fare.

Oggi mi hanno richiamata che vogliono rivedermi lunedi mattina alle 10

ESPERIMENTO: ora mi rivolgo a voi, lettori manifesti o occulti di questo blog. Lancio questo esperimento: lunedi mattina alle dalle 10 alle 10:30, almeno una volta, ripetete questa formula magica:

"O capo del personale della ditta X che stai ai piani alti, assumila! E' una brava figliola!"

Se funzionerà, prometto tonnellate di pensieri buoni verso tutti coloro che lasceranno nei commenti di questo post l' intenzione di partecipare all'esperimento, e una fetta equa del nobel per la scienza che potrebbe arrivare se la cosa andasse a buon fine!

mercoledì 25 gennaio 2012

A me, mi pare 'na...

Da quando la mia ditta ha chiuso, l'inps mi passa un'indennità di mobilità. Niente di eclatante, ma con i tempi che corrono sono davvero fortunata a non essere con il fondoschiena a bagno.

Detto questo, per percepire l'indennità per tutto il periodo previsto (12 mesi, quasi finiti) devo obbigatoriamente "spenderne" una percentuale frequentando dei corsi organizzati per conto della provincia.

A Giugno/Luglio/Agosto ho fatto 90 ore di spagnolo, 3 ore 4 sere la settimana. Arrivavo di corsa dopo la poppata delle 6, uscivo con la maglietta macchiata di latte per la poppata delle 10. Però era una vita che volevo imparare lo spagnolo, mi ha anche fatto piacere, a parte i ritmi forsennati. E fin qui tutto bene.

Poi c'è stata la pausa estiva. E improvvisamente i tempi in cui "consumare" il mio credito formativo sono sembrati molto più corti, visti dal versante autunnale dell'anno.
E' iniziato il terrorismo ansiogeno da parte del centro per l'impiego:

Io - ho guardato a catalogo, ma non ci sono corsi che mi possono interessare a breve. Ci sarebbe fotografia, ma lo attiveranno credo tra un mese
Impiegata - vabbè, intanto magari fai altro? Inglese?
Io - ehm, lo studio da quando ho 3 anni
Impiegata - ah complimenti, allora un'altra lingua?
Io - veramente quelle che avete a catalogo le parlo tutte (ma te lo sei mai letto il mio curriculum?)
Impiegata - ah caspita. Allora vedo qui che hai fatto il grafico creativo per 10 anni. Che ne dici di un bel corso di photoshop?
Io - ... ... ...  photoshop lo conosco bene (se ho fatto il grafico creativo per 10 anni...)
Impiegata - no guarda, qualcosa devi fare. Html? Maglieria? Vetrinista? Pasticceria? Sicurezza nei cantieri? Come scrivere il curriculum? Ecco, qualcosa sull'autoimprenditoria?
Io (piuttosto alterata) - senta, chiami un attimo la segreteria per il corso di fotografia. Vediamo quando iniziano

E corso di fotografia fu. Fino alla volta scorsa. L'impiegata sudava copiosamente guardando il residuo del mio credito formativo contro i tre mesi che mi restano per consumarlo.

Impiegata - allora, la provincia ha attivato questi corsi di autoformazione, conta che devi fare almeno una 80ina di ore di questi, e puoi farli in contemporanea con altri
Io - guarda, ho visto che hanno attivato un corso di php (programmazione web dinamica). E' un po' tanto tecnico per il mio campo, ma è meglio che fare qualcosa che non c'entra niente.
Impiegata - si si, ma devi fare anche autoformazione, scegli da questo catalogo (2 pagine di word striminzitissime)
Io - scusi ma qui c'è tutta roba base. Office, inglese, marketing... c'è il corso da barman ma...
Impiegata - che ne dici di contabilità?
Io - ... urca. Contabilità? Boh, potrebbe servire come cultura generale. E vabbè facciamo contabilità.

Risultato.

Da venerdi fino al 6 marzo, 3 pomeriggi a settimana sono seduta davanti a un pc, collegato a un sito di formazione GRATUITA della regione toscana, accessibile da qualunque apparato collegato a internet. Ci sono delle schede che mi spiegano la contabilità. Non capisco un tubo. Davvero, forse ho seguito le prime 3 schede che illustravano gli obiettivi. Ora come ora sono persa nei meandri della costituzione delle società.

Non ho nessuno a cui chiedere. E' autoformazione.

Non  posso farlo da casa, magari con a fianco qualcuno che mastica la materia. Devo farlo da questa precisa scrivania, firmando entrata e uscita, come quelli in libertà vigilata.

Dopo le prime due ore di lotta contro questo sisitema ho deciso: faccio sciopero della formazione.
Ora sto aggiornando il blog. Ho in borsa un libro, e un calzino da rammendare.

Il sistema prevede dei test, ho passato i primi tre cercando le risposte su google, con punteggi altissimi. Nessuno mi controlla, posso copiare a babbo morto, alla faccia di tutte le mie prof del liceo che prima dei compiti in classe perquisivano astucci e calzini.

Che amarezza. Mi piacerebbe imparare qualcosa. E soprattutto mi piacerebbe NON buttare via 70 ore in cui potrei stare con mio figlio, o cercare lavoro, o fare una torta magari. O imparare il cinese, che ne so... ma a catalogo non c'è!!!

domenica 22 gennaio 2012

Un piccolo indizio...

Indovinate chi è la modella di questa foto?

P.S. Il favoloso asciugamano è il mio regalo di Natale. Trattasi di asciugamano in microfibra da utilizzare espressamente per la doccia post allenamenti pallavolistici (così si asciuga prima), completo di soprannome e (storico) numero di maglia, il tutto scritto col font di Harry Potter, e realizzato nei colori di Corvonero, la Casa in cui il cappello parlante ufficiale ci ha smistate entrambe.

L'apoteosi della simbologia in un metro di stoffa sintetica!

P.s. Lascio alla vostra immaginazione più sfrenata la descrizione della scenetta tra me e il commesso di decathlon quando gli ho detto cosa volevo stampare sull'asciugamano e come... No no, non ponete limiti al peggio, quando entro in quel negozio mi additano come "quella dell'asciugamano.... ahahahahaahhaa"

lunedì 16 gennaio 2012

Una nuova droga






Ho scoperto instagram!!!

Lettori e lettrici del blog, siete avvisati. D'ora in poi la mia visione della vita sarà anche corredata da immagini!

Ecco l'opera prima: "Tutto il mondo... in a BOX"


venerdì 13 gennaio 2012

Scusate il disordine...

Da un'idea di genitoricrescono.com vi invito a... scusare il mio disordine


DIDASCALIA
I piccoli spazi della zona giorno di Altramamma le hanno permesso negli anni di ideare soluzioni creative. Tutte le superifici piane sono ottime per riporre gli oggetti di uso più comune, dallo scotch alle salviettine per il bebè. Il tocco artistico viene dato dalla nuvola bianca negligentemente gettata sulla sedia, qui rappresentata dal piumino invernale (ipercoop € 14,99), in una posizione che spezza il rigore delle linee ortogonali del tavolo. Lo stesso motivo viene ripreso dal portasacchetti di plastica, adagiato sul cestone della biancheria che lascia scappare il suo contenuto come se fossero riccioli ribelli.
Sullo sfondo una nota di colore: sono i guanti di gomma color aragosta fosforescente.
La soluzione più innovativa di tutta la cucina? Tenere TUTTE le posate nello scolaposate, per evitare di dover aprire e chiudere noiosi cassetti.

domenica 8 gennaio 2012

Club privé - decalogo scemo della mamma "in"

Sono spesso stata un'outsider.

Alle elementari ero la figlia della maestra di inglese.
Alle medie ero troppo sopra le righe, volevo essere accettata a tutti  i costi e strafacevo, ero una specie di macchietta poco al di sopra di un babbuino da intrattenimento.
In terza liceo ho capito che forse fare la cretina pagava poco (credo che questa nuova consapevolezza vada sotto la voce "sta maturando... alleluja!) e mi sono creata un gruppetto di amiche sincere. Non quelle fighette che se la tiravano e si sentivano superiori. Eravamo outsider ma con una nostra dignità, e comunque ci divertivamo da morire.

Da li poi è stata in discesa, a volte ho anche fatto la parte di quella che "tutti vogliono conoscere", ovviamente esattamente nel momento in cui ho smesso di proeccuparmi di voler "entrare nel giro" a tutti i costi.

Lo so che sembrerò un'egocentrica senza speranza, ma ci sono alcune cose stupide e scontate dell'essere mamma che mi fanno sentire parte di un club esclusivo e molto invidiabile, che quando le faccio mi sento come se tutto il mondo volesse essere nei miei panni (rigorosamente in ordine sparso):


1. spingere la carrozzina/passeggino
2. acquistare un biberon
3. andare dalla pediatra per il tagliando mensile
4. girarmi se qualcuno - adulto o bambino - chiama "mamma"
5. andare a prendere Ale all'asilo e farmi aggiornare dalle maestre sui progressi della mattinata
6. lamentarmi di sonno/cacca/pappa/tette molle/peso post parto con altre mamme
7. canticchiare "e io che sono carletto l'ho fatta nel letto" in coda al supermercato
8. fingere elucubrazioni di portata astrofisica di fronte all'esposizione di pannolini
9. firmare i documenti dove c'è scritto "il genitore"
10. dal salumiere chiedere "un etto di cotto buono, tagliato sottile... sa è per mio figlio che ha 13 mesi!"

PS. poi lo so che essere mamma è ben altro eh... però queste cose non fanno sentire bene anche voi?

giovedì 5 gennaio 2012

CALVA..CCINO

Mentre scrivo sono seduta su una sedia di plastica nella sala di attesa deserta della locale ASL. In questo momento è appena entrata una donna delle pulizie con il suo carrellino. Sono strategicamente piazzata a fianco alla macchinetta che eroga i numerini per la coda, biecamente spenta per la pausa pranzo.

Come ci sono arrivata? E' una lunga e dolorosa storia.

Dobbiamo fare i vaccini dei 12 mesi, più il meningococco perchè va all'asilo. Approfittando delle vacanze decidiamo di portarlo in questo periodo che anche il papà ci può essere senza dover fare il tetris con gli appuntamenti in studio, che sarò di stomaco debole ma quando il cosetto fa i vaccini ne esco sempre uno straccio.

Insomma, ieri mattina andiamo al "solito posto", un piccolo ospedale di quartiere arrampicato in cima a una salita. Già ci facciamo guardare male dai portinai mentre sostiamo un attimo nella piazzola delle amblanze per scaricare il nano. E vabbè.

Poi io me lo accollo (11 kg e rotti) e partiamo per il corridoio. Arrivati davanti all'ambulatorio vaccini mi sento urlare dietro:
"Non ce n'è vaccini!!!"
"Ma come, avevo chiamat.."
"Non ce n'è vacciniiiiiiiiiii"
"Scusi ma mi avevano detto che eravate aper...."
"Non ce n'èèèèèèè... finiti! Riapriamo il 10!"
"Ma come il 10, e io dove lo faccio vaccinare ora?"
"In Via Archimede ce li hanno"

Via Archimede. In centro. Saranno 20km. Vabbuò proviamo, abbiamo più di un'ora... Intanto combattiamo per tenere sveglio il cosetto che la macchina gli concilia il sonno, e non possiamo svegliarlo infilzandolo.

11:20 - Via Archimede. C'è poca gente, che culo! Prendo il num... e dove sono i numeri?
"Scusi, dove sono i numeri per i vaccini?"
"Li abbiam levati che altrimenti non riusciamo a finire per le 12 (abbiam - non "abbiamo" - siamo a genova e si economizza anche sulle vocali)"
"Si ma ci sono tre persone... e poi scusi, sul foglio della Asl c'è scritto che il servizio è fino alle 12, mancano 40 minuti"
"No guardi, io fuori non ce li rimetto, che ieri abbiamo finito alle 12:15 e a me gli straordinari non li pagano"

A me non pagano manco lo stipendio visto che ho avuto un figlio e QUINDI non ho più uno straccio di prospettiva di lavoro, ma vabbè. Sto zitta, non ho voglia di farmi dei nervi.

Una veloce ricerca ci informa che nell'abulatorio Asl vicino a cas vaccinano dalle 13:30 alle 16. Bene. Facciamo mangiare il nano con calma (che non è bello nemmeno farlo digerire infilzandolo) e per le 14:30 andiamo a prenderci il numeretto. Fuori è una gloriosa gioranta di sole, dentro abbiamo 9 (nove!) persone davanti.

Eh vabbè aspettiamo.
Aspettiamo.
Aspettiamo.
Aspettiamo.
Aspettiamo.
Aspettiamo.
Aspettiamo.

Alle 15:30 l'unico ambulatorio operante è ancora occupato dallo stesso bambino. Iniziamo a chiederci se stiano vaccinando tutta la famiglia risalendo per generazioni, o se dentro ci sia un elefante, o se stiano mettendo a punto un'arma biologica.

Alle 15:30 decidiamo di andarcene: abbiamo sempre le 9 persone davanti, e rischiamo di giocarci questo pomeriggio meraviglioso di sole. Però aspettiamo per vedere chi cavolo c'era dentro.

Escono in questo modo: mamma taccododici con trucco colato e guancia arrossata, andatura disfatta e sconfitta. Bimbo settenne circa, con pantalone ascellare e moccico al naso, bianco come un cencio. Sorellina quattrenne tirata e spaesata.
Si siedono su una sedia di plastica.
Si stringono e si abbracciano.
Piangono tutti.
La sala d'attesa ammutolisce.
Un papà in fila si informa con l'infermiera se è successo qualcosa

"Ma non niente, il maschietto aveva un po' paura"

UN
PO'
PAURA

Cioè, un'ora di coda perchè un bambinone "fantozzidapiccolo" aveva paura?!?!?!? E fuori dei bimbi dai 4 mesi ai 14 anni che avevano fame/sonno/cacca/noia? E la mamma più distrutta dei figli?

NO COMMENT

Così oggi mi facciamo la posta e passiamo PER PRIMI, che non si sa mai chi ti capita in coda.

Oh, hanno attivato la macchinetta... 801. Un quarto d'ora e tocca a noi...

Ce la faranno i nostri eroi?

mercoledì 4 gennaio 2012

BENVENUTI!!!

Ciao ai vecchi e nuovi, al terzo trasferimento del blog spero di aver finalmente trovato una nuova casa ai miei vaneggiamenti telematici!!!

A presto!!!

martedì 3 gennaio 2012

Post di servizio

A causa di scocciature e incomprensioni con i template di iobloggo (sicuramente colpa mia, la tecnologia ultimamente mi schifa) e dopo essere arrivata a un punto in cui di notte i sogni li faccio in html, è altamente probabile che la prima novità del 2012 sia il trasferimento del blog verso nuova piattaforma, probabilmente wordpress visto che su blogger mi hanno già ciulato il nick.

Scusate i continui trasferimenti, questo blog è un po' vagabondo... Stay tuned...