mercoledì 27 luglio 2011

In vacanza


In vacanza devi imparare a usare le piastre a induzione perchè sono l'unico modo per cucinare

In vacanza tutti i negozi del paese hanno orari rigidissimi e ti cacciano dal supermercato se non ti avvicini alle casse quando dicono loro

In vacanza il pacchetto sky totaleglobalenucleare che ti puoi godere solo qui salta a seconda delle condizioni meteo (è indifferente che ci sia pioggia o sole, salta e basta)

In vacanza non hai la vasca per fare il bagno al cosetto e allora ti inventi di tutto

In vacanza vai a fare una passeggiata vedendo che fuori c'è il sole, poi appena esci piove

In vacanza salta tutta la corrente nella stanza tranne il frigo, lasciandoti al buio alle 3 del pomeriggio in attesa che qualcuno faccia qualcosa, ovviamente il giorno in cui sei riuscita a comprarti il caffè al ginseng al supermercato senza farti buttare fuori. Solo che le piastre a induzione non vanno e l'acqua non la puoi scaldare.

Però ci sono gli alberi, l'aria frizzante, un pinolo in piumino che ride a crepapelle quando gli dici "perchè?" e le sfide a Pictionary con Reganisso e suo marito.

Insomma, sopravviviamo alla grande!!!




P.S. Se non ci aggiustano l'elettricità a breve, non sopravviveremo più... moriremo di fame!

venerdì 22 luglio 2011

Sul cucuzzolo

Il blog, la sua scrittrice e i suoi personaggi si trasfriscono in montagna per due settimane.

Se non ci si sente prima... BUONE VACANZE!!!

domenica 17 luglio 2011

Millenarie tradizioni

C'è chi fa il pesto come lo faceva la bisnonna della bisnonna.
C'è chi tiene i gioielli di famiglia (quelli veri, non è una metafora) in cassaforte da tre generazioni
C'è chi usa le lenzuola di lino del corredo
C'è chi ascolta i dischi col grammofono del prozio Abelardo
C'è chi tiene tutte le bomboniere di tutti i battesimimatrimonicomunionicresime
C'è chi fa collezione di soprammobili swarowsky
C'è chi fa l'abbonamento a teatro da 15 anni

Noi frequentiamo assiduamente i concerti di Ligabue a tiro di macchina, a patto che si possa andare e tornare in 12 ore circa.

Così 6 giorni dopo aver partorito Ale, ovvero 3 giorni dopo essere stata dimessa, ovvero il giorno dopo essermi fatta togliere i 15 punti del cesareo eravamo al Mazda Palace, seduti, io bianca come un cencio che "urlavo contro il cielo" tutta la mia gioia di essere mamma.

Ieri notte, 6° anniversario di matrimonio, con Ale di settemesieungiorno abbandonato alle amorevoli cure di due turni di nonne, i ragazzi (ovvero noi) erano in giro!
SIamo partiti da Genova alle 14:30, arrivati a Reggio Emilia alle 19, concerto al Campovolo (120000 persone!) iniziato alle 21:15 e finito a mezzanotte, rientrati in casa alle 3:15.

Non ho parole per descrivere la sensazione. Siamo ancora noi, eppure siamo genitori e ora ci preoccupiamo di cose tipo "se ci succede qualcosa nel viaggio di ritorno..."
Però la - in mezzo a centoventimila persone - abbiamo cantato, saltato, urlato e riso come la prima volta, dieci anni fa.

Non vedo l'ora di portarci anche Ale, per tramandare la tradizione di famiglia!!!

sabato 16 luglio 2011

L'ho visto!!!

Complice un compiacentissimissimo marito (basta che non mi chiedi di venire al cinema con te!) SONO ANDATA A VEDERE HARRY POTTER.

Con mia mamma. Le ho fatto il lavaggio del cervewllo e le ho riassunto tutta la storia in 5 minuti (mica facile!), e poi l'ho scaraventata nel cinema con i suoi occhialetti 3d. Perchè, visto che avevo saltato il film di Novembre, ho pensato che per stavolta mi ci voelva il pacchetto completo.

Bello, mancano alcune cose di cui una lettrice e fan accanita dei libri come me sente la mancanza, ma vedere la magia prendere vita è sempre un piacere, anche se ogni tanto si scade nell'americanata. Le parti struggenti si potevano fare meglio, non ho avuto voglia di piangere nemmeno un po'.

Non posso dire di più, poi Reganisso passa di qui e le rovino la proiezione, che anche lei si deve destreggiare tra il Supertopo e gli impegni lavorativi del marito.

Comunque Harry è magico, sempre!

venerdì 8 luglio 2011

Scoperte (sottotitolo "Ma che bontà")

Primo bagno in mare del cosetto.

Non si cura della sabbia
Non si cura delle onde
Non si cura delle francesi in topless
Non si cura delle francesi tardone in topless (urgh)
Non si cura della stuoia di cocco
Non si cura dei megayacht ancorati poco lontano
Non si cura del Palais des Festivals a 10 metri dalla spiaggia
Non si cura dei negozi di alta moda dall'altra parte della strada

... però pucciare le mani nell'acqua salata e leccarsele, questa si che è vita! Altro che l'insipida acqua della piscina che sa di cloro!!!

domenica 3 luglio 2011

Minipimer

Cronaca di un venerdi.

Premesse: sono in mobilità effettiva ma non ancora pagata perchè l'inps attende il verbale della provincia, ho la patente B ma mio marito ha uno scooter 150cc senza marce che non posso guidare, sono miope , mercoledi parto per cannes con il pinolo e i miei genitori e ci sto 4 giorni.

Ecco, sono già stanca. Allora, procediamo con ordine.

Giovedì è arrivata la raccomandata con il verbale della mia mobilità (o come si chiama). Per ragioni ignote ai più devo essere io in persona a portarlo all'inps (sede centrale intruppata di gente, non quelle periferiche sempre vuote), perchè la provincia non può mandare un cavolo di fattorino a portarla. No, devono mandare a me una raccomandata e io devo infilarmi con mio figlio di 6 mesi nei cunicoli dell'ufficio inps e fare almeno due ore di coda per consegnarla all'addetto e andarmene con un foglio di ricevuta. Finchè non la consegno, non parte la PROCEDURA per darmi la mobilità. La procedura, non i soldi effettivi.

In più, sempre per percepire l'indennità, devo seguire dei corsi professionalizzanti. Ho scelto spagnolo perchè gli altri erano tutti corsi di cose che so già fare (photoshop, computer, inglese ecc). Il corso è 4 sere la settimana, 3 ore, per 5 settimane (60 ore). Sarebbe bello lasciare il pinolo in piscina al papà con la macchina, prendere il suo motorino e presentarmi direttamente a scuola, ma il 150 non lo posso guidare. Così ho deciso di prendere la patente A, o almeno il foglio rosa.

Bene, venerdi mattina, dopo aver pagato innumerevoli bollettini e compilato innumerevoli fogli, mi presento alla visita medica (nel posto più triste del mondo) per 'sto benedetto foglio rosa. Stanca morta, la mia miopia si fa sentire, ma se mi mettono "guida con lenti" poi se mi dimentico gli occhiali (cosa che succede spesso) poi son dolori.
Al controllo vista baro clamorosamente facendo solo finta di coprirmi un occhio, mentre in realtà leggo con due. Il responso è al limite dei 10/10, alla prossima visita lo metteranno sicuramente, e intanto io un paio di occhiali in macchina li tengo che col pinolo meglio andare sul sicuro. Però finchè riesco a giocare a pallavolo senza occhali, posso anche guidare abbastanza sicura...

Procedo verso l'inps e la motorizzazione (dall'altra parte della città) seguendo un percorso geograficamente ovest-est. Lascio il cosetto in macchina con il suo santo nonno che fa da chaperon, mi infilo nei cunicoli e prendo il numero: 85. Guardo il display luminoso: stiamo servendo il numero 30!!!

Rimonto in macchina, andiamo prima alla motorizzazione a fare il foglio rosa va. Nel frattempo Ale si è pietosamente addormentato.

In motorizzazione ho solo 5 persone davanti, non mi sembra vero. A parte gli impiegati che ridono, scherzano e parlano di giardinaggio (come si fa a lavorare alla motorizzazione? Io voglio stare liiii, sono tutti felici e non fanno un tubo, compilano moduli e fanno fotocopie!!!), la coda si assottiglia e tocca a me.

- Bene signora, qui c'è tutto, le stampo il foglio rosa... ah no... eh no, non si può fare. Vede, sulla carta d'identità ha scritto Elisabetta Giuseppina, sulla patente solo Elisabetta.
- Si, Giuseppina è il secondo nome... sa erano altri tempi, non mi piace, non lo uso mai... e poi nel codice fiscale non c'è...
- Eh no signora, deve richiedere un duplicato della patente per deterioramento, pagare 35€, rifare la visita medica, farmi mettere il secondo nome anche sulla patente e poi tornare.
- Mi scusi, ma se lunedi torno dal medico per farmi rifare la visita medica mi ride dietro e mi spara a quel paese
- Effettivamente... vabbè, allora porti un'altra marca da bollo da 14,62 e le faccio valere questa per entrambe le domande.
- Scusi, ma il duplicato della patente è immediato?
- Eh no signora, glielo mandiamo a casa
- Si, ma il foglio rosa?
- Eh, quando arriva la patente poi lo viene a richiedere

Morale: ho idea che il foglio rosa per lo scooter me lo porterà Babbo Natale con la slitta... quando Ale sarà maggiorenne!

Ma non c'è tempo per incavolarsi, cosi torniamo sui nostri passi all'INPS, dopo un'ora e mezza. Stiamo servento il numero 70. Aaaaaaaaaaaaargh! Un gentilissimo impiegato della maternità mi spiega come fare a delegare qualcuno perchè porti i documenti al posto mio (nella fattispecie il santo-nonno la prossima settimana).

Accompagnamo il santo nonno a casa e partiamo per l'ipercoop, ad incontrare Reganisso e Ale. La prima incombenza piacevole della giornata.
Pranzetto di Ale, luculliano pranzo delle mamme, pranzetto di AlediReganisso e orgia si shopping inclusi 5 body a 7,49€.

Alla fine del corridoio vedo la macchinetta per le fototessere, e visto che devo fare la carta d'identità di Ale il giorno dopo (per uso espatrio, per portarlo a Cannes senza contrabbandarlo nel vano motore) decido di lanciarmi all'avventura.

Con l'aiuto di Reganisso che può schiacciare i pulsanti sembra un'operazione facile: io sto inginoscchiata sul pavimento della macchinetta tenendo Ale (8kg ndr) alto sopra la testa e Reganisso preme il pulsante per la foto.
Peccato che Ale si diverta un mondo e, un attimo prima dello scatto, si giri a ridere in faccia a Reganisso che non sa più cosa fare per fargli tenere la testa dritta. Al terzo (ed ultimo) tentativo riusciamo a fargli una foto di fronte, con uno sguardo tra il perplesso e l'allucinato ma va bene così, ce l'abbiamo fatta.
Un minuto e le foto arriveranno!
Due minuti...
Tre minuti...
Cinque minuti...
Quindici minuti....

Le foto non escono. Ora, non è per i soldi (che comunque mi girano), ma non ce le voglio lasciare li le foto di mio figlio, che poi magari quando escono qualcuno se le prende e chissà dove vanno a finire. Chiamo il servizio clienti ma non risponde nessuno.
Intanto sono le 4 del pomeriggio, devo portare Ale in piscina dall'altra parte della città e non so più cosa fare.
Chiedo alle commesse del negozio di fronte di controllare ogni tanto e se vedono le foto perfavore di buttarle via, e mi rassegno ad andarmene.
Saluto Reganisso e Alesuo, scendo nel parcheggio e trovo un tizio sdentato che fa manutenzione alla macchinetta delle foto di quel piano. Praticamente lo assalgo. Questo tizio non so cosa capisce ma viene con me (che avevo Ale in braccio e il passeggino carico di spesa, tra cui una minitenda, le fodere nuove per la macchina e un parasole), apre la macchinetta delle foto e troviamo il foglio di quelle di Ale, incastrato tra gli ingranaggi.

Partiamo alla volta della piscina, riusciamo ad arrivare in tempo utile a far fare due sgambettate ad Ale, che uscendo non sa se ridere, piangere dalla fame o crollare addormentato. Risolve svenendo attaccato alla tetta e sorridendo nel sonno.

Facendo due conti non abbiamo concluso granchè, ma ora sto guardando la CARTA D'IDENTITA'  di mio figlio, come quella dei grandi, con scritto CAPELLI CASTANI, OCCHI VERDI (ho messo verdi perchè è da figo, ma in realtà non si sa ancora di che colore siano), ALTEZZA 0,68, CELIBE.
E li, a fianco, c'è la foto di un cosetto bellissimo, con un riccioletto e lo sguardo un po' perplesso e un po' allucinato...