giovedì 15 dicembre 2011

Unenne - ehi tu 4

Ehi tu, ti ricordi un anno fa?

- La sveglia alle 4:33 del mattino, terrorizzata perchè non ti sentivo muovere. Mi alzo e mi approprio del cardiotocografo per stare ad ascoltare il tuo cuore di bimbo addormentato per una ventina di minuti prima di tornare a dormire un po'.

- L'infermiera G. che entra alle 6 per la preparazione preoperatoria, seguita a sorpresa dalla mamma, così ci saluta prima di finire il turno di notte

- La lunga doccia dalle 6:40 alle 7:10, che poi non ne avrei più potute fare per due giorni e ormai erano diventate una droga

- Marco che entra in camera, apparentemente tranquillo, alle 7:30. Guardiamo fuori dalla finestra l'alba del giorno in cui nascerai che spunta sul Borgo di Vernazzola. Sarà l'ultimo giorno di sole del 2010

- Il Doc(santosubito) che fa un'ultima ecografia per controllare come sei messo (sempre a testa in giù)

- L'onnipotente infermiera D. che mette dentro la testa e dice "Ferri allora, andiamo?"... e la sensazione che questo momento sia arrivato troppo in fretta, anche se sono 17 settimane che siamo rinchiusi in ospedale

- Il bacio a Marco prima di entrare nel blocco operatorio, la raccomandazione "Ricordati di fargli una foto quando ti passa davanti l'incubatrice". Il saluto "Ci vediamo dopo, sarò quella senza più pancia!"

- L'anestesista, il meravoglioso dott Gandalf, che mi becca la vena alla prima, senza farmi male, nonostante sia stata bistrattata per 4 mesi

- Tu che ti svegli e inizi la ginnastica mattutina contro le mie costole

- Il Doc(santosubito) che rende immensamente speciale questo giorno con una sola, piccola domanda "Marco avrebbe piacere ad assistere all'intervento?"

- L'angelica ostetrica F. che recupera Marco, lo veste e me lo porta nella saletta preoperatoria in tenuta da dentista tutto sorridente

- Il viaggio in barella fino alla sala operatoria: Marco tira, l'angelica ostetrica F. spinge e sorride rassicurante, l'onnipotente infermera D. improvvisa un trenino brasiliano al grido di "pe-pe-pe-pe-pe-pe"

- La sala operatoria gelida. Il dott Gandalf che avverte il Doc(santosubito) e la dottoressa delle ecografie di iniziare a lavarsi, che lui intanto mi fa l'epidurale.

- Il pizzico dell'epidurale, che fa meno male della flebo, e l'immediata sensazione di calore alle gambe

- La dottoressa M. del CNR che dall'ingresso della sala ci saluta "Ciao Elisabetta sono qui, siamo pronti per Alessandro"

- Il formicolio al pancione, e i tuoi calci che si sentono lo stesso ma attutiti

- La pressione del catetere

- L'angelica ostetrica F. che fa la telecronaca: ecco iniziano a tagliare, siamo al muscolo... stai tranquilla...

- Marco che guarda teso e impassibile, nel silenzio assoluto

- Io che non riesco a mormorare altro che "forzaaleforzaaleforzaale!"

- Spinte, colpetti, gente che tira

- L'angelica ostetrica F. che sussurra "Ecco, ci siamo"

...

...

...

UN PIANTO DISPERATO, FORTISSIMO

- Marco che sorride tanto che gli angoli della bocca si intravvedono sotto la mascherina, e ha gli occhi grandi come piattini

- Tutti che dicono: alla mamma, portatelo alla mamma

- Nel mio campo visivo entra una capoccetta pelosissima, grossa come il mio pugno, e un piedino rosa lanciato in aria. Ancora urla irose.

- Faccio in tempo a baciarti la testa che scompari con l'onnipotente infermiera D., mentre l'angelica ostetrica F. con un tono di voce normale dice: "9:40 eh"

- Il dott Gandalf che esorta Marco a farmi aria con un ventaglio cinese, mentre al di sopra del mio pancione il Doc(santosubito) e la dottoressa abbandonano il mutismo e parlano rilassati, mentre tu continui a piangere incavolatissimo

- Io che mi giro verso Marco, occupato a guardare le suture e gli dico "mi sa che qui abbiamo esagerato col Bentelan"

- L'onnipotente infermiera D. che entra ed esce dal mio campo visivo più veloce di Flash Gordon, pronunciando frasi tipo "E' una iena, è una ienaaaaaa" oppure "Mi ha fatto la pipì addosso!"

- Il pianto cessa

- La dottoressa M. che pronuncia le parole che aspettavo di sentire: "Alessandro sta bene, lo porto al CNR che ha bisogno di un po' di assistenza, comunque tutto ok"

- Sfregamenti, spinte, raschiamenti nella mia pancia vuota, e Marco sempre più interessato alle suture

- L'angelica ostetrica F. che mi accarezza la fronte, mi tiene calma. Io che continuo a ripetere "ce l'abbiamo fatta, ce l'abbiamo fatta"

- Il Doc(santosubito) che si congratula con Marco, con una stretta di mano e un sorriso che mi ricorderò per sempre

- L'uscita dalla sala operatoria dopo 20 minuti

- La sorpresa. Sei li, in incubatrice, svenuto ma vivo. Sei riuscito ad aspettarmi perchè i dottori ti ventilavano col palloncino. Sei rosa, piccolino ma non ranocchietto. Hai un visino perfetto, e delle manine magre magre con le dita luuuuuunghe. Aprono l'incubatrice e ti posso toccare: sei caldo, morbido. Esclamo "Ma è un bambino vero!" nell'ilarità generale. Ti appoggio un dito sulla manina ma non riesci a stringerlo, sei troppo debole. Ti portano al CNR, ci rivedremo dopo due lunghissimi giorni.

Oggi sei un gigante al confronto: mangi le cose da grandi, bevi da solo, fai qualche passo stentato, sorridi con i tuoi sei denti da Dracula, non ci fai dormire e ci hai acchiappato il cuore nelle tue manine che nel frattempo sono diventate belle cicciotte e piene di fossette.

Ti amiamo come quel primo giorno in cui abbiamo visto il tuo cuoricino battere e non abbiamo osato credere che saresti diventato reale: hai scolpito nella nostra mente grandi ricordi fatti di piccoli dettagli come quelli sopra. Sei la cosa più massacrante, sconvolgente, sorprendete, stancante e meravigliosa della nostra vita.

Buon compleanno cosetto!!!

Mamma&Papà

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