giovedì 7 aprile 2011

Professione mamma

Di nome e di fatto... da qualche giorno l'azienda per cui lavoro (lavoravo!) ha chiuso i battenti. L'ho saputo due giorni prima, e ora sono a spasso.

Oddio, tra maternità, disoccupazione e mobilità sono abbastanza tranquilla per un bel po' di mesi e posso permettermi, tirando la cinghia ancora un po', di fare la mamma senza troppe remore però...

... però la mattina alle 5, quando il cosetto si sveglia e vuole mangiare, e io sono sola con un affaretto di tre mesi abbondanti, un vasetto di nutella e i miei pensieri, ho tanta paura di non essere all'altezza.
E di non trovare nessuno che in futuro vorrà farmi lavorare... 32enne, mamma e un po' strana come sono.

Ci sono momenti, come adesso, in cui ho paura di deludere i miei uomini...

Tutto quello che i lunghi mesi di degenza nell'incertezza di sapere se Ale sarebbe mai venuto al mondo non sono riusciti a fare, c'è riuscita questa notizia. C'ho l'ansia. E forse non ho più le energie per scacciarla, o forse tutte le mie energie le indirizzo altrove (e faccio pure bene) e quando mi assillano i pensieri non ho gli scudi alzati.
Non so, questo mondo malefico in cui una che ha sempre lavorato sodo e bene può ritrovarsi in queste condizioni non può essere il posto dove crescerà mio figlio. Per lui, più che per me, vorrei un futuro che non contempli la parola "chissà".

Dannazione, ho il cuore pesante, 5 ore scarse di sonno davanti prima che lui si svegli e non riesco a calmarmi abbastanza da andare a letto e chiudere gli occhi... aaaaaaargh!

6 commenti:

  1. non ti lamentare, visto che parli di maternità, disoccupazione e mobilità, c'è chi sta MOLTO peggio!

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  2. Bettina.. ti porto la mia esperienza:
    Iio ho lavorato (e lavoro) da una vita.
    Non ho MAI avuto niente (fatta eccezione di un brevissimo e fantastico momento) ed ho SEMPRE dato tanto..
    Quando è nato Marco i simpaticoni per i quali lavoravo (e che mi hanno sempre trattato da cani) hanno ben pensato di lasciarmi a casa (anche se poi, quando gli ho detto che me ne andavo io hanno fatto subito marcia indietro).
    Ed io sai cosa ho fatto? Ho pensato a me (che adoro fare la mamma ma voglio fare anche dell'altro) e mi sono reciclata in lavori che mi permettevano di guadagnare qualcosa senza togliere troppo a mio figlio (questa è la mia idea di mamma-lavoratrice: anche non condivisibile è!) (insegnavo pallavolo nelle scuole.. cosa che potresti fare benissimo anche tu!) e poi c'è stata la svolta.
    Ora faccio un lavoro che magari non è il (mio) massimo ma che mi permette di guadagnare, (seppure poco) andare a prendere i miei figli all'asilo, portarli al parco, mangiare con loro e.. crescerli..
    E se non avessi perso quello (schifo) di lavoro ora non avrei questo.. Insomma, tutto questo per dirti..
    Goditi tuo figlio e stai tranquilla..
    SE SI CHIUDE UNA PORTA.. SI APRE UN PORTONE!!!

    Un abbraccio e in bocca al lupo, Fede

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  3. Betta...
    non preoccuparti per il lavoro,lo so che al giorno d oggi è dura,però dopo qst esperienza con dario mi sono resa conto che è proprio vero che l'amore passa davanti a tutto...non mi piaceva nemmeno a me fare e sentir dire certe cose,mi sembravano utopia...ma è la verità...
    Si tira un po' la cinghia,si cerca qualcosina d afare,che si trova sempre fidati!!...e vedrai che trarrai dei benefici anche da qst brutta notizia,e non ti azzardare a dire che non sei all'altezza dei tuoi uomini!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!sennò vengo a Genova a vedere con i miei occhi dov è andata a finire l'Elisabetta che ho conosciuto io!
    Abbiamo i pargoli tra le nostre braccia e questo è il miracolo più grande che ci sia...........battiamocene le P...E!!!!!!
    Kiss Lisa

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  4. ... già concordo in pieno i commenti sopra, a parte il secondo ,  a volte dietro ad una cosa apparentemente negativa ci possono essere dei risvolti molto positivi ! Anch'io ho passato delle avversità non da poco ma se mi guardo indietro posso solo dire che la mia vita è comunque nonostante tutto migliorata e vedrai che sarà cosi anche x te !
    ELY

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  5. Grazie a tutte per il sostegno.

    #2: se leggi bene non mi lamento per la situazione. So di essere fortunata. Sono in preda, come al solito, della mia ansia da prestazione, e vorrie proteggere mio figlio da certi eventi...

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